- Ottobre 24, 2013
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#Anci2013 – Distribuzione gas, Bernocchi: “Gare uniche? Servivano incentivi non penalizzazioni”
FIRENZE - “Come Anci crediamo che l’opportunità di fare le gare uniche avrebbe do...FIRENZE – “Come Anci crediamo che l’opportunità di fare le gare uniche avrebbe dovuto essere supportata da elementi di incentivazione e non di penalizzazione”. Lo ha detto il delegato Anci a Rifiuti ed Energia, Filippo Bernocchi, concludendo i lavori del convegno sulla distribuzione del gas, organizzato a Firenze a margine dei lavori della XX assemblea annuale.
“Come emerso dagli interventi proposti – ha detto Bernocchi – è evidente che la nuova regolazione delle gare uniche per Ambiti territoriali, incide profondamente sull’assetto locale e soprattutto agisce su un doppio livello per i Comuni. Da un lato, infatti, ci sono le problematiche tecnico – amministrative legate all’attivazione degli ambiti, alla determinazione dei valori di rimborso degli assets, allo sviluppo ed estensione della rete gas mentre dall’altro troviamo le criticità di natura finanziaria legate all’esiguità del canone di concessione”.
Per il delegato Anci “non si possono poi sottacere le possibili alterazioni della concorrenza a fronte delle barriere d’ingresso del settore e della necessità di investimenti consistenti, perché fatti per ambiti di una certa grandezza”.
Nel corso degli interventi sono state evidenziate poi ulteriori problematiche operative da affrontare: prima fra tutte il reperimento di risorse per poter pagare i professionisti che danno una mano alle amministrazioni nelle procedure di gara nonchè per gli altri adempimenti.
“Le amministrazioni – ha notato Bernocchi – anche per i vincoli del patto di stabilità non possono impegnare risorse e quindi, pur volendo, non possono attivare le procedure di gara. Su ciò si dovrà prevedere un meccanismo attraverso la Cassa Conguagli del settore elettrico ovvero Cassa Depositi e Prestiti che anticipi le somme, senza oneri però per Comuni ed utenti”.
In conclusione Bernocchi ha voluto sottolineare “la mancanza di un coordinamento istituzionale che accompagni le amministrazioni in questa fase di transizione e che possa dissipare alcune delle criticità su esposte. A ciò si potrebbe rimediare stipulando, come più volte richiesto dall’ANCI, il protocollo d’intesa fra MISE, Min. Aff. Regionali, ANCI ed AEEG – previsto dall’art. 17 del dm 226/2011 – che prevede l’istituzione di un Comitato di monitoraggio congiunto, all’interno del quale disciplinare e risolvere insieme tutte le problematiche di volta in volta identificate nonché indirizzare un’azione amministrativa omogenea anche e soprattutto nella fase propedeutica alla gara”. (com)