• Dicembre 1, 2015
di anci_admin

Notizie

Anci Sicilia – Orlando: “Comuni al collasso, aspettiamo apertura su Patto di stabilità”

“E’ stata rappresentata con chiarezza la gravissima situazione economico-finanziaria del...

“E’ stata rappresentata con chiarezza la gravissima situazione economico-finanziaria della Regione Sicilia. A fronte di ciò l’AnciSicilia ha rappresentato, a sua volta, le difficoltà di tenuta del sistema delle autonomie, con riferimento alle occorrenze di liquidità relative alle somme previste e mai erogate nell’anno in corso”. Lo ha detto Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia, che questa mattina insieme con il Comitato direttivo dell’Associazione ha incontrato l’assessore regionale all’Economia, Alessandro Baccei, e Luisa Lantieri, assessore regionale alle Autonomie locali.
“In tali condizioni  – ha continuato Orlando – centinaia di comuni non sono in condizioni di approvare i bilanci e di onorare le spese ordinarie che coinvolgono i servizi di tutti, soprattutto nel settore sociale, e  di far fronte al pagamento di fornitori e dei dipendenti comunali. Tale stato di cose è strettamente collegato alla preoccupante escalation di atti intimidatori nei confronti degli amministratori”.
“Anci Sicilia – ha aggiunto il presidente Orlando – ha posto il problema della necessità di prevedere, anche attraverso un’apposita deroga al patto di stabilità regionale, ulteriori spazi finanziari che permettano ai comuni di affrontare l’emergenza sia sociale che di ordine pubblico. E’ importante che il governo nazionale comprenda che un’apertura sul patto di stabilità consentirebbe di garantire la tenuta sociale e di evitare che gli amministratori siano esposti a rischi derivanti da scelte che non dipendono dalla loro volontà”.
“Nel rappresentare le preoccupazioni che nelle aree deboli del Paese derivano dalla scarsa capacità fiscale e dalla difficoltà di riscossione – ha concluso Orlando – annunciamo che il prossimo 9 dicembre avrà luogo un nuovo Ufficio di Presidenza dell’Associazione, durante il quale, in mancanza di risposte concrete, verranno valutate azioni di protesta”. (com/ef)