• Agosto 2, 2013
di anci_admin

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Anci Rivista – Bilbao, una città rinata sotto la guida del sindaco Iñaki Azkuna

Era una delle più inabitabili, sporche e inquinate città d'Europa, è diventata ...

Era una delle più inabitabili, sporche e inquinate città d’Europa, è diventata un invidiabile polo d’attrazione turistica. Da "brutta e grigia" a "trasparente e aperta", Bilbao sotto la guida di Iñaki Azkuna è rinata. Anci Rivista di luglio-agosto dedica una sua corrispondenza della sezione ‘esteri’ all’uomo che la fondazione londinese City Mayors ha insignito del titolo di “miglior sindaco del mondo”.
Settant’anni (14 dei quali alla guida della più popolosa città basca) questo carismatico politico nazionalista – medico di professione – conserva intatto l’entusiasmo della prima ora e nonostante i dieci anni di malattia che gli impongono estenuanti e dolorose terapie ha un coraggio e un entusiasmo che sono stati giustamente premiati, perché in tre mandati ha cambiato radicalmente il volto di una città.
Dal 1999, anno della sua elezione, si ‘sprecano’ le grandi opere architettoniche: dall’aeroporto firmato Santiago Calatrava al "superpuerto", studiato per gestire le nuove esigenze del traffico commerciale sul Golfo di Biscaglia. Ma il motore del cambio è proprio Abandoibarra, l’ex "buco nero" della vecchia città che diventa la vetrina della metropoli moderna: 350mila metri quadrati liberati dalle fabbriche cadenti e adibiti a edilizia abitativa e terziario avanzato. Con il fiammante Palacio Euskalduna (centro congressi e sala per concerti, l’imponente Torre Iberdrola dell’argentino César Pelli, nuovi alberghi, piazze, e l’Isozaki Atea, un complesso di sette edifici a firma del giapponese Arata Isozaki.
Un’operazione compiuta con la sola applicazione rigorosa di un piano di riorganizzazione urbanistica radicale, che era ciò di cui Bilbao aveva assoluta necessità e che fu ideato un decennio prima dell’era Azkana dal predecessore Josu Ortuondo e l’assessore, e architetto, Ibon Areso.
Un cambiamento non solo ‘estetico’. In 15 anni, infatti, tutta la città ha fatto un enorme salto di qualità: dalla mobilità (oltre al metrò, il ripristino della vecchia linea tramviaria) al recupero di edifici-simbolo del centro storico, a cominciare dalla Alhóndiga, l’antico deposito di vino che Philippe Starck ha trasformato in uno splendido centro culturale. Il tutto, all’insegna di una gestione impeccabile – da cinque anni il municipio è in vetta alla classifica delle amministrazioni più trasparenti di Spagna – e con un ulteriore miracolo: quello di aver azzerato il debito comunale. (fdm)