• Dicembre 20, 2022
di Giuseppe Pellicanò

Anci regionali

Anci regionali: “Aspettative deluse, subito incontro con governo per risorse mirate ai Comuni”

Le prese di posizione di Valeria Mancinelli (Anci Marche), Carlo Marino (Anci Campania), Matteo Biffoni (Anci Toscana), Luca Vecchi (Anci Emilia - Romagna), Riccardo Varone (Anci Lazio), Mauro Guerra (Anci Lombardia), Gianguido D'Alberto (anci Abruzzo) e Pompilio Sciulli (Anci Molise)
Anci regionali: “Aspettative deluse, subito incontro con governo per risorse mirate ai Comuni”

Dopo l’allarme lanciato ieri dal presidente dell’Anci Antonio Decaro sui contenuti della Legge di Bilancio che non rispecchiano le aspettative dei Comuni, arrivano le prese di posizione delle Anci regionali in piena condivisione dei timori espressi.
“La preoccupazione del Presidente di Anci Decaro circa il testo di legge di bilancio che è in discussione in queste ore in Parlamento mi sembra fondata e l’auspicio è che il Governo si dimostra attento alle esigenze dei Comuni che sono il riferimento primario per i cittadini”, sottolinea Valeria Mancinelli, Presidente di Anci Marche e Coordinatrice dei Presidenti delle Anci regionali”.
Secondo la sindaca di Ancona urge un confronto tra Governo e Anci per rimarcare le necessità degli enti locali ai quali i cittadini si rivolgono sempre più numerosi per far fronte al caro bollette e a tutte le altre problematiche poste da questo momento di grande crisi. Fondamentale anche il ruolo dei parlamentari eletti sul territorio.
“La caratteristica dei sindaci è quella di fare perché i cittadini da noi si aspettano risposte chiare e non promesse” – conclude la Presidente Mancinelli. “Per questo abbiamo bisogno che il Governo e il Parlamento ci mettano in condizione di darle”.
Le fa eco il presidente di Anci Campania e sindaco di Caserta, Carlo Marino. “Anci Campania manifesta estremo allarme ed esprime forte preoccupazione su molti punti della legge di bilancio 2023 che penalizzano i Comuni. Ha ragione il presidente di Anci, Antionio Decaro: il governo non ascolta i Sindaci e adotta misure che non riducono i divari tra i territori, taglia nei fatti di almeno 200 milioni le risorse necessarie per sostenere il welfare comunale, la scuola e il trasporto pubblico e, così facendo, non permette ai Comuni di chiudere i bilanci in equilibrio”.
Secondo Marino “sono tante e gravi le mancate risposte su molti punti qualificanti per i Comuni”. “Per questo Anci Campania sostiene la richiesta del presidente Decaro per un incontro urgente con la presidente Meloni e il ministro Piantedosi. A tutti i gruppi parlamentari chiediamo infine di far sentire la propria voce e assumersi pienamente la responsabilità di una interlocuzione col governo a partire dagli emendamenti che Anci ha sostenuto. Non sono più tollerabili proclami mentre la coperta per i sindaci diventa sempre più corta, soprattutto nelle città del Sud dove la crisi morde in modo profondo e c’è il rischio di una rivolta sociale”.
Da parte sua il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni ribadisce: “Siamo molto preoccupati. Nella discussione sulla legge di bilancio che si sta svolgendo in Parlamento, pare si stiano dimenticando le richieste dei Comuni, vitali per i servizi ai cittadini e per affrontare i problemi ai quali gli enti locali devono far fronte. Ci associamo alla richiesta del presidente nazionale Decaro per un incontro urgente con la premier Meloni”.
“Non chiediamo cose impossibili – aggiunge Biffoni – ma semplicemente misure che possano permettere ai sindaci di governare le loro città e i loro territori. Non solo si torna alla logica dei tagli, ma non vengono riconosciute richieste per indirizzare e spendere le risorse in modo da alleggerire la pressione e i problemi delle amministrazioni”.
Preoccupazione condivisa anche da Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia e presidente di Anci Emilia- Romagna. “Faccio mie le parole del collega Antonio Decaro, presidente nazionale, auspicando al più presto un incontro con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, per rappresentarle le difficoltà in cui versano i Comuni italiani, difficoltà che purtroppo non vengono adeguatamente tenute in considerazione dalla legge di bilancio attualmente in discussione in Parlamento”.
Le amministrazioni locali “escono da un periodo terribile, in cui prima la lotta al Covid, poi i rincari causati dalla guerra in Ucraina hanno messo a durissima prova i bilanci. Non si può pensare che le difficoltà globali vengano scaricate sui territori: dalla crisi energetica ed i conseguenti costi per i Comuni, alle problematiche legate all’ormai cronica carenza di personale, tanto più grave in una fase di compilazione dei bandi Pnrr, sino alle grandi questioni che attengono la tenuta della coesione sociale, a partire dalla sicurezza urbana. Serve un confronto franco e chiarificatore”.
“Come Anci Lazio ci duole constatare che gli appelli lanciati nei giorni scorsi in merito alla legge di bilancio non sono stati ascoltati. Anzi, posso dire che diversi provvedimenti penalizzano, di fatto, i Comuni, con un taglio di almeno 200 milioni sul welfare comunale, i trasporti e le scuole”,  dichiara il presidente di Anci Lazio e Sindaco di Monterotondo, Riccardo Varone. “C’è il rischio concreto che molti Comuni non possano chiudere i bilanci in equilibrio. Uno scenario del genere vorrebbe dire bloccare l’attività degli Enti Locali, ancora alle prese con la crisi economica dovuta al Covid-19 e alle difficoltà generate dall’attacco della Russia nei confronti dell’Ucraina” continua Varone.
“Per questo – conclude Varone – sposo la richiesta del presidente di Anci, Antonio Decaro, di un incontro urgente con la presidente Meloni e il ministro Piantedosi. C’è ancora tempo per modificare la legge di bilancio. Sono convinto che, come amministratori locali, abbiamo il diritto di essere ascoltati perché conosciamo i territori, le esigenze dei cittadini e possiamo essere un valore aggiunto nell’importante lavoro che dovranno svolgere Governo e Parlamento”.
“Le misure ad oggi previste dal Governo nella legge di bilancio per i Comuni sono insufficienti”, sottolinea anche Mauro Guerra, Presidente di Anci Lombardia e sindaco di Tremezzina,  che lo aveva  già affermato dal palco dell’Assemblea regionale di ANCI non più tardi di venerdì scorso.
“E’ estremamente preoccupante la situazione per quanto riguarda la parte corrente” continua Guerra “e in assenza di misure concrete e immediate si rischia seriamente di non consentire ai nostri Comuni di predisporre i bilanci per il 2023, mentre sono pesanti anche le difficoltà per la chiusura del 2022. Le nostre istanze sono rimaste ancora inevase.
“La scorsa settimana avevamo rivolto un appello ai Parlamentari lombardi affinché nel passaggio con il Governo si potessero recuperare risorse sul fondo di solidarietà comunale, evidenziando anche le questioni irrisolte legate al personale, alle città metropolitane e al trasporto pubblico locale. Ora però riteniamo necessario uno scarto ulteriore, una presa di coscienza vera da parte del Governo in relazione alla gravità dei problemi sul tappeto, e quindi sottoscriviamo convintamente la richiesta di Anci nazionale per un incontro urgente con la presidente Meloni» conclude Guerra.
“Come ha sottolineato il Presidente Decaro, vorremmo illustrare il prima possibile le ragioni della nostra valutazione critica al Presidente del Consiglio. A tutti i gruppi parlamentari chiediamo di assumersi pienamente la responsabilità di una interlocuzione col governo a partire dagli emendamenti che tutti hanno presentato”.
“Chiedo con i miei colleghi italiani che l’appello del Presidente nazionale di Anci Antonio Decaro di richiesta di un incontro urgente al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per rappresentare le esigenze di questo comparto sia accolto. Le nostre ragioni se ignorate produrranno seri disagi ai servizi per i cittadini che i comuni erogano come articolazione dello stato nei servizi sociali, nel trasporto pubblico locale, nella educazione scolastica della
prima infanzia, nei servizi pubblici locali, nella manutenzione del territorio”. Così Gianguido d’Alberto, presidente di Anci Abruzzo e sindaco di Teramo. “Chiediamo ascolto nello spirito di leale collaborazione tra soggetti costitutivi del sistema istituzionale italiano nell’interesse dei nostri comuni concittadini. Come Anci Abruzzo rinnoviamo la richiesta di un tavolo di confronto urgente in queste ore decisive”.
“Ansia e preoccupazione anche dal presidente di Anci Molise Pompilio Sciulli che ribadisce: “Ci associamo alla richiesta del presidente Decaro per un incontro urgente con il presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, affinché possa ascoltare la voce del territorio e del Paese intero, in un momento così delicato, segnato da un passato/presente di emergenze e da un futuro incerto sugli interventi del PNRR.

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