• Aprile 15, 2016
di anci_admin

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Anci Puglia – Riforma sistema regionale e territoriale, audizione in VII commissione consiliare consiglio regionale

Anci Puglia ha partecipato all'audizione convocata dalla VII Commissione permanente del Consiglio re...

Anci Puglia ha partecipato all’audizione convocata dalla VII Commissione permanente del Consiglio regionale della Puglia, sul ddl n. 13 del 22/03/2016 "Disposizioni per il completamento del processo di riordino previsto dalla legge regionale 30 ottobre 2015, n. 31 (Riforma del sistema di governo regionale e territoriale)". In rappresentanza dell’Associazione dei comuni pugliesi presente Michele Lamacchia, sindaco di San Ferdinando e componente il direttivo regionale.
"Anci Puglia – ha detto Lamacchia – sul disegno di legge in discussione esprime alcune perplessità, soprattutto in merito alle questioni relative alle competenze e alle risorse. In materia di competenze, l’Anci, anche in linea con l’impostazione del nuovo disegno costituzionale, così come del precedente, ribadisce che le funzioni amministrative spettano ai Comuni, ad eccezione di quelle che richiedono un esercizio unitario su base regionale. Cosi come sta accadendo non solo in Puglia, ma anche in altre parti d’Italia, – ha sottolineato Lamacchia – le Regioni stanno perdendo la prioritaria funzione di ente normativo e di programmazione, assumendo in molti casi veste amministrativa, fino a diventare un altro grosso ente locale. Questo altera rapporti di natura costituzionale e la stessa funzionalità amministrativa, e mette in dubbio tutta la discussione degli ultimi anni in materia di decentramento.
Anci Puglia ritiene che il conferimento di funzioni ai Comuni debba avvenire per materie organiche. A tal proposito, l’associazione chiede che l’intera funzione delle politiche sociali, venga assegnata ai Comuni, i quali sono da tempo organizzati in ambiti sociali ed hanno la dimensione ottimale per l’espletamento funzione stessa. Anci reputa invece, che la funzione di difesa e tutela del territorio, avendo ha una valenza molto più ampia, in alcuni casi non possa essere svolta da i singoli comuni.
Anci Puglia inoltre, ritiene che la Regione debba procedere ad una ricognizione e delegificazione delle attività che sono in capo alla Pubblica amministrazione. E’ necessario disboscare una serie di compiti e funzioni che stanno solo sulla carta, che non vengono più esercitati e che possono essere di ostacolo al libero esercizio dei diritti del cittadino.
Ribadiamo che i Comuni non sono controparte della Regione – ha detto il sindaco di San Ferdinando – rappresentano un pezzo fondamentale delle istituzioni della Repubblica e vogliono essere considerati come tali. E’ evidente che il conferimento di ulteriori funzioni ai Comuni deve essere accompagnato dal contestuale trasferimento di risorse, e questo deve avvenire secondo il procedimento previsto dalla L.R. 36/2008.
Regione Puglia e sistema delle autonomie locali – ha concluso Lamacchia – devono intraprendere una battaglia congiunta di civiltà a livello nazionale, per contrastare la carenza e il sottodimensionamento di personale nei Comuni. (La media nazionale è di 6,77 dipendenti comunali per mille abitanti, in Puglia siamo a 4,3). Senza risorse umane non è possibile dare servizi. Bisogna assicurare ai cittadini pugliesi gli stessi diritti di quelli di altre regioni. La mancanza di risorse umane nei comuni mette a rischio la tenuta sociale delle comunità. (com)