- Ottobre 17, 2013
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Anci Puglia – Patto stabilità regionale verticale incentivato 2013, Comuni pugliesi doppiamente penalizzati
Anci Puglia ribadisce la necessità di un intervento urgente del governo e dei parlamentari pu...Anci Puglia ribadisce la necessità di un intervento urgente del governo e dei parlamentari pugliesi per risolvere il problema della mancata attuazione del patto di stabilità regionale verticale incentivato in Puglia. Gli enti locali e il sistema economico pugliese subiscono una pesante doppia penalizzazione che non può e non deve passare inosservata.
Il governo ha stanziato il fondo di solidarietà comunale per 120 milioni di euro, finanziandolo per il 66,7% (80 milioni di euro) con risorse rastrellate dalla mancata attuazione del PDS verticale incentivato in Puglia.
Inoltre, dalla “manovrina” predisposta dal governo, arriva un ulteriore stangata per i comuni ed in particolare per i comuni pugliesi. Infatti, viene incrementato di ulteriori 550 mln il saldo complessivo del Patto di Stabilita; di conseguenza la manovra complessiva 2013 a carico dei Comuni aumenta da circa 580 mln di € (166 mln di peggioramento obiettivo PdS e rimanente parte di tagli tra entrate e spese) a circa 592 mln.
“Tutto questo è insostenibile per la nostra regione, – dichiara il presidente Luigi Perrone – il livello di tensione tra i comuni soggetti al patto è alto, i sindaci chiedono una risposta urgente. L’ultima nostra ricognizione dello scorso mese di giugno ha fatto registrare richieste di spazi da parte di 142 comuni per oltre 228 milioni di euro. Una capacità di spesa espressa dai comuni “virtuosi” pugliesi che è quasi il triplo dello spazio finanziario destinato alla Puglia per effetto della compensazione finanziaria verticale incentivata 2013 e che non possiamo utilizzare.
“Ci aspettiamo subito fattivo sostegno anche di Anci Nazionale e del presidente Fassino – continua il presidente di Anci Puglia – se è vero che siamo in una nuova stagione di rapporti con il governo, per recuperare quelli 80milioni ed evitare danno e beffa per i comuni e l’economia pugliese.
Sulla legge di stabilità varata dal governo – conclude Perrone – rileviamo pro e contro, in generale, bene l’allentamento del patto di stabilità e l’assenza di nuovi tagli ai trasferimenti comunali; di contro, non si parla della destinazione seconda rata dell’Imu e vi è incertezza sui nuovi tributi. Accogliamo con favore anche le proroghe disposte nei giorni scorsi, al 30 dicembre dell’anticipazione di Tesoreria per 5/12 e al 30 novembre per le delibere di riequilibrio di bilancio.(art. 12 bis legge Femminicidio). (com)