• Novembre 20, 2020
di Redazione Anci

Anci regionali

Anci Marche scrive al Prefetto di Ancona per chiedere di ripristinare i servizi alla persona

"Il congelamento del provvedimento regionale con il quale si consentiva di poter accedere ai c.d. 'servizi alla persona' nei Comuni limitrofi a quello di residenza o domicilio ha suscitato malcontento e proteste da parte di alcuni Sindaci, soprattutto di quelli ai Comuni di minor dimensione demografica, nei quali molte volte questi servizi non sono presenti". La sindaca di Ancona e presidente Anci Marche, Valeria Mancinelli
Anci Marche scrive al Prefetto di Ancona per chiedere di ripristinare i servizi alla persona

“Signor Prefetto, desidero segnalare che il congelamento da parte di codesta Prefettura del provvedimento regionale con il quale si consentiva di poter accedere ai c.d. ‘servizi alla persona’ nei Comuni limitrofi a quello di residenza o domicilio ha suscitato malcontento e proteste da parte di alcuni Sindaci, soprattutto di quelli ai Comuni di minor dimensione demografica, nei quali molte volte questi servizi non sono presenti”. Ecco come comincia la lettera firmata da Valeria Mancinelli, Presidente di Anci Marche indirizzata al Prefetto di Ancona Antonio D’Acunto e per conoscenza ai Prefetti delle altre province e al Governatore Acquaroli.
Anci Marche ritiene che, appurato lo sforzo congiunto di istituzioni, operatori economici e cittadini e i sacrifici più volte richiamati per contenere la diffusione del virus, le misure stabilite per consentire il corretto svolgimento dei servizi diano sufficienti garanzie per la tutela dei clienti e degli stessi operatori, indipendentemente dal fatto che il fruitore del servizio provenga dal territorio dello stesso comune o da uno limitrofo.
“Rivolgo pertanto un caloroso invito – scrive ancora la Presidente dell’Associazione dei Comuni delle Marche e Sindaca di Ancona – alla Regione Marche perché, in piena sintonia con la Prefettura di Ancona, con le altre Prefetture e con questa Associazione, possano essere individuati i protocolli idonei per rendere possibile la mobilità anche in Comuni diversi da quelli di residenza o domicilio, per poter accedere a questi servizi”.
Il tema ha il carattere dell’urgenza per rispondere alle esigenze dei Sindaci soprattutto dei piccoli comuni che sono maggiormente penalizzati dalle recenti restrittive disposizioni.