- Maggio 8, 2013
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Anci Lombardia – Istituita Commissione regionale riordino autonomie, Fontana: “Ora fase costituente”
"Siamo molto soddisfatti dell'istituzione di questa Commissione regionale che tende a riscriver..."Siamo molto soddisfatti dell’istituzione di questa Commissione regionale che tende a riscrivere le regole della Regione Lombardia. Anci Lombardia ha infatti proposto l’avvio di una “fase costituente” per una legge di riordino territoriale e istitizuonale che ridefinisca i compiti e le funzioni dei diversi livelli istituzionali di modo da superare la loro sovrapposizione che acuisce i conflitti istituzionali e allunga i tempi delle decisioni, aumentando i costi e impedendo al cittadino di poter chiaramente individuare i responsabili delle decisioni assunte o rifiutate. L’obiettivo è quello di scrivere una “Carta delle Autonomie lombarda” in cui si definisca un ruolo della Regione sussidiario e di regia, di definizione di standard e regole con le funzioni affidate ai Comuni. Questa “Carta lombarda” potrà inoltre stimolare l’elaborazione di una legislazione nazionale con cui interloquire ed armonizzarsi”. Così Attilio Fontana, presidente di Anci Lombardia, è intervenuto alla riunione della Commissione speciale Riordino delle Autonomie istituita dal Consiglio Regionale.
Per Fontana si dovrà lavorare affinché sia possibile "spogliarci di quelle convinzioni che vedono le istituzioni locali quali fonti di spreco e incapaci di governare, pertanto da eliminare, centralizzare e ridurre”. Il Presidente di Anci Lombardia ha ribadito l’importanza delle riforme perché, “dopo anni in cui si è creduto che si potesse innovare il Paese ridando centralità alle autonomie, ora si è tornati a un nuovo centralismo".
Entrando nel merito delle questioni Fontana ha evidenziato che "le Province vanno riformate e devono essere di supporto e coordinamento per i Comuni. Nel ridisegno delle Province è inoltre necessario ripensare le funzioni assegnate dalla Regione, affinché alcune di esse siano considerate di competenza comunale, a partire dalla gestione del servizio idrico”.
Il Presidente di Anci Lombardia ha esortato la Commissione a "pensare attentamente alla costruzione della Città Metropolitana, altrimenti non si otterranno risultati tangibili. Si dovranno considerare le specificità del territorio regionale e milanese che richiedono una normativa ad hoc in grado di definire quali competenze saranno assegnate alla Città Metropolitana".
"Da ultimo una questione fondamentale: le gestioni associate dei Comuni" ha concluso il Presidente dei Comuni lombardi. "Noi abbiamo di fronte una sfida importante, perché entro fine anno 9 delle 10 funzioni fondamentali dei Comuni si dovranno gestire in forma associata. Per raggiungere questo risultato è necessario l’apporto e il sostegno costante della Regione. Devono essere previste delle forme di premialità non solo finanziarie ma anche fiscale, di allentamento dei vincoli del patto di stabilità e di conferimento di nuove funzioni. Solo così si potrà incentivare il processo associativo. Sulle fusioni comunali, inoltre, chiediamo un atteggiamento coerente di Regione Lombardia in merito all’esito dei referendum consultivi e che si superi la contraddittorietà dei pronunciamenti sino ad oggi intervenuti. Auspichiamo inoltre che si possa prevedere un referendum day unico per le consultazioni sulle fusioni”.
Presente all’incontro anche il vicepresidente di Anci Lombardia, Roberto Scanagatti, per il quale "si deve partire dalla necessità ineludibile di definire una Carta delle Autonomie della Lombardia, per capire le competenze di ciascun livello istituzionale. Sappiamo che questa partita si gioca a livello nazionale e, pertanto, il ruolo di Regione Lombardia dovrà essere incisivo”.
Per Scanagatti “stiamo attraversando periodo di incertezza che ci chiama a una sfida dove nessuno si può astenere. Regione Lombardia deve recuperare un ruolo da protagonista nella programmazione di alcuni settori, non in direzione centralista ma attraverso misure volte alla semplificazione”.
Ivana Cavazzini, Presidente del dipartimento Piccoli Comuni, Unioni di Comuni e forme associative di Anci Lombardia, ha evidenziato che l’istituzione della Commissione regionale “è importante in funzione della fase storica e congiunturale che stanno vivendo o piccoli Comuni, impegnati ad affrontare importanti scadenze. La normativa nazionale sulle gestioni associate prevede che la Regione indichi gli ambiti entro cui i Comuni devono innestare le gestioni associare obbligatorie, pertanto nei pochi mesi che ci separano da 31 dicembre devono compiersi le scelte strategiche che costituiscono l’architettura istituzionale delle associazioni, al fine di capire come i piccoli Comuni si inseriranno nel riordino del territorio”.
Cavazzini ha ricordato che “è in gioco il 70% dei Comuni lombardi. Dalla crisi che sta strangolando i Comuni si può uscire grazie alle gestioni associate che restituiscono un ruolo importante ai Comuni. Lavorare su questo fronte sarà l’occasione affinché il 70% dei Comuni lombardi possa diventare motore dello sviluppo dei territori”. (com/ef)