- Febbraio 4, 2015
Anci Giovani
Anci Giovani – Lobina (Cagliari): “Amministrare è volontariato sociale, le altre istituzioni dovrebbero renderci omaggio”
“Nell’epoca del tecnicismo arido e recessivo dell’Europa, c’è bisogno...“Nell’epoca del tecnicismo arido e recessivo dell’Europa, c’è bisogno di più politica, e la politica sta nel Comune dove l’amministratore locale svolge una forma di nobile volontariato sociale a cui le istituzioni europee ed italiane dovrebbero rendere omaggio”. E’ quanto dichiara Enrico Lobina, consigliere comunale di Cagliari, parlando della prossima assemblea di Anci Giovani, organizzata a Milano per il 20 e 21 febbraio.
Secondo Lobina “fare il giovane amministratore nei comuni medi e grandi ti fa scontrare con un generale taglio delle risorse che, oggi, si è stabilizzato verso il basso”. Per questo “l’Anci ha un ruolo fondamentale nella negoziazione, anche conflittuale, con lo Stato e l’Europa anche se finora i risultati non si vedono”.
Passando ai temi dell’assemblea, il consigliere comunale di Cagliari ricorda che Cagliari “sarà la spiaggia dell’Expo. I vantaggi, per Milano e per tante città come Cagliari, saranno automatici”. Ma l’Esposizione universale per Lobina “potrebbe anche diventare il luogo dove il paradigma della sovranità alimentare, del cibo sano e della difesa di un patrimonio millenario materiale ed immateriale (la cultura contadina e pastorale) diventano patrimonio mondiale. Non è scontato, anzi. Speriamo, inoltre, che l’Expo non diventi un’altra cittadella del precariato”.
E sul tema dell’innovazione, il consigliere cagliaritano è altrettanto chiaro: “Anci Giovani – spiega – deve praticare l’innovazione ed integrare in tutte le azioni amministrative i paradigmi delle smart cities and communities. Innovazione nelle politiche sociali, che oggi, in termini finanziari e qualitativi, non sono all’altezza della crisi”. Infine sull’abitare, i trasporti, l’energia, “dobbiamo rottamare vecchie impostazioni e attaccare la rendita e le rendite, pena il continuo declino, che ancora viviamo”, conclude Lobina. (ef)