- Dicembre 23, 2013
Interventi
Anci chiede incontro a Letta, senza risposte continuerà stop a rapporti istituzionali
"Un incontro per rappresentare la situazione di gravissima criticita’ che con la Legge di...
"Un incontro per rappresentare la situazione di gravissima criticita’ che con la Legge di stabilità, così come approvata dal Parlamento, investirà gli enti locali e la loro attività". E’ questa la richiesta contenuta nella lettera che il presidente dell’Anci, Pietro Fassino, ha inviato nei giorni scorsi al presidente del Consiglio Enrico Letta.
In particolare Fassino intende richiamare l’attenzione del Premier sul fatto che la Iuc, "così come attualmente configurata, non consentirà ai Comuni di beneficiare delle risorse di cui hanno disposto nel 2013. Infatti la previsione dell’aliquota massima della Tasi del 2,5 per mille sulla prima casa, a fronte della precedente aliquota standard dell’Imu al 4 per mille (che molti Comuni avevano assestato al 5), dimezzerà il gettito sulla prima abitazione. E peraltro questa secca riduzione non e’ compensata dal prelievo sulle seconde abitazioni, stante che il Parlamento – modificando la proposta del Governo – ha confermato l’aliquota gia’ in vigore del 10,6 per mille. Non solo – sottolinea Fassino – ma, lo stanziamento di 500 milioni per le detrazioni compensa meno del 50% del valore delle detrazioni adottate nel regime precedente che ammontava a piu’ di 1 miliardo’’.
Doppia la criticità per il presidente Anci poiché si determineranno "meno risorse per i Comuni" e "ai cittadini delle fasce deboli meno detrazioni, con la concreta certezza che molti che prima non pagavano ora saranno chiamati a pagare".
Tutti motivi, ricorda Fassino, che hanno spinto l’Ufficio di presidenza Anci a deliberare la sospensione della partecipazione alle sedi di concertazione istituzionale, sospensione che si protrarrà "fino a quando le gravi criticita’ descritte non saranno opportunamente corrette’’.
La situazione in cui sono costretti ad operare i sindaci è quindi "di profonda esasperazione", motivo per cui Anci ha chiesto un incontro anche al Capo dello Stato dal quale porterà "in modo autorevole e formale il profondo disagio di tutti i sindaci italiani".
Ma non solo la sospensione dei rapporti istituzionali. Sempre in occasione dell’ultimo Ufficio di presidenza, il presidente dell’Anci ha annunciato l’avvio della mobilitazione che, qualora non arrivassero correttivi alla Finanziaria richiesti dai Comuni, culminerà in una assemblea straordinaria dei primi cittadini italiani che si terrà il prossimo 29 gennaio a Roma. (ef)