- Settembre 15, 2017
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Anci ascolta – Decaro ad assemblea Anci Emilia Romagna: “Da soli si ottiene poco, Comuni lavorino insieme”
“Chiederemo al governo di intervenire con un investimento diretto da parte dello stato i... “Chiederemo al governo di intervenire con un investimento diretto da parte dello stato in un fondo esterno di perequazione, che consenta al Comune di pagarsi la progettazione per partecipare ai bandi. Ma se ogni Comune lavora da solo si ottiene poco. Per questo servono masterplan di area vasta o metropolitana, che dovrebbero fare le Province: noi sindaci pianifichiamo insieme qualcosa che sia utile a tutti, tu Stato ci dai soldi”. Lo ha detto il presidente Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, alla cui presenza ieri si è riunita l’assemblea regionale di Anci Emilia Romagna nell’ambito del tour itinerante Anci Ascolta.
Durante l’assemblea, che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del segretario generale Anci Veronica Nicotra e del presidente di Anci Emilia Romagna Daniele Manca, il presidente Decaro ha prima raccontato i risultati ottenuti da Anci a livello nazionale per poi elencare alcune proposte su cui l’associazione sta lavorando in materia di welfare, come lo sblocco finanziamenti per la ristrutturazione degli edifici da impiegare per il piano casa triennale e Casa Sicura, la gestione della ‘allerta meteo’ e la governance delle Unioni e fusioni. Su quest’ultimo aspetto, Decaro ha rimarcato come non si voglia "una proroga per le fusioni, vogliamo abolire l’obbligo e semmai ottenere dal Governo incentivi per associare funzioni comunali”. Inoltre sulle gestione della spesa corrente “in anni di tagli progressivi della spesa comunale – ha sottolineato il presidente Anci – abbiamo ‘efficientato’ l’azione dei comuni, ma ora dobbiamo tagliare i servizi”.
Dal contributi dgli amministratori emiliano romagnoli intervenuti, tra cui il coordinatore piccoli Comuni Anci Massimo Castelli e il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, sono emerse altre questioni chiave da portare all’attenzione dell’esecutivo nazionale ovvero la semplificazione dell’attività amministrativa e delle procedure richieste ai comuni nei confronti dello Stato; l’autodeterminazione e recupero di flessibilità finanziaria, in particolare in materia di welfare e servizi al cittadino; la ‘manutenzione straordinaria’ delle Unioni e al sistema delle autonomie e la copertura economica per consentire alle Province e alle Città metropolitane di esercitare funzioni che in caso contrario ricadranno sui sindaci. Infine Anci Emilia Romagna ha chiesto la definizione di una pianificazione strategica che armonizzi i masterplan dei Comuni per la messa in sicurezza dei territori, rispettivamente con la destinazione dei finanziamenti a base nazionale e con normative che consentano di avviare processi di rigenerazione delle case da parte delle famiglie. (com/ef)