- Novembre 18, 2019
Cultura
Anci, Alleanza Cooperative italiane e Terzo settore a Mibact: rivedere parametri ‘Cultura Crea’
L'Anci, l'Alleanza delle Cooperative italiane e il Terzo settore scrivono al Mibact per chiedere di rivedere i parametri del programma "Cultura Crea". Per migliorare l'efficacia della misura si chiede dunque di rivedere il vincolo territoriale e di ampliare le forme agevolabili
L’Anci, l’Alleanza delle Cooperative italiane e il Terzo settore scrivono al Mibact per chiedere di rivedere i parametri del programma “Cultura Crea”.
“Avviato nel 2016 – si legge nella lettera – il programma ha conseguito risultati apprezzabili ma non ha pienamente corrisposto alle attese. Un’analisi della dinamica della spesa porta infatti a ritenere che, senza interventi adeguati, alla fine del programma una parte considerevole delle risorse stanziate possano rimanere inutilizzate”.
Per queste ragioni e per aumentare dunque l’efficacia della misura Anci, Alleanza Cooperative italiane e Terzo settore – nella missiva – pongono l’accento sulla necessità, da un lato, di ampliare le forme agevolabili che, al momento, riguardano imprese sociali e Onlus senza considerare il grande ruolo e impatto sulle comunità e sui territori di associazioni e cooperative culturali che non hanno la forma di Onlus o di impresa sociale. E dall’altro la possibilità di rivedere il vincolo della limitazione territoriale fissata dal Decreto istitutivo del Programma, secondo il quale possono essere agevolate esclusivamente le iniziative che abbiano una sede operativa nei comuni che orbitano intorno agli attrattori riconosciuti dal PON Cultura & Sviluppo 2014/2020.
“Tale vincolo – si sottolinea ancora nella missiva – si è rivelato particolarmente penalizzante per le iniziative imprenditoriali profit e no profit che hanno valorizzato beni culturali diffusi, comunque connessi da un punto di vista della valorizzazione territoriale e dello sviluppo locale con gli attrattori, sul territorio delle regioni del mezzogiorno”.