• Marzo 25, 2015
di anci_admin

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Anci alla Camera: “Servizi ai cittadini al centro della Riforma”

Necessità di disporre di un quadro normativo omogeneo e ordinato per la Protezione Civile c...

Necessità di disporre di un quadro normativo omogeneo e ordinato per la Protezione Civile con particolare riferimento ai temi più stretti legati alle attività dei Sindaci e dei Comuni. Una Protezione civile partecipata e capace di coinvolgere tutti i livelli istituzionali rendendo protagonisti i cittadini in un’ottica di resilienza; infine, limitare l’eccessiva regionalizzazione del modello attuale di servizio a favore di uno schema uniforme su scala nazionale che faciliti la creazione e l’accorpamento di corpi e organizzazioni già esistenti sul territorio, spingendole verso l’efficientamento grazie a norme e direttive uniche a livello nazionale.
Queste le principali indicazioni che l’Anci ha fornito oggi nel corso di un’audizione davanti alla commissione Ambiente della Camera, nell’ambito della discussione della proposta di legge “Delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale e coordinamento della protezione civile”.
Il punto di vista dei Comuni (sintetizzato in un documento) è stato rappresentato da Bruno Valentini, sindaco di Siena e presidente della Commissione Anci ambiente, territorio e protezione civile.
“In considerazione delle recenti leggi di riforma delle autonomie e della revisione dei ruoli e dei compiti del sistema di governo locale – ha detto Valentini al termine dell’audizione – abbiamo portato all’attenzione della Commissione la posizione dei sindaci, la cui funzione di autorità di Protezione Civile dovrà essere declinata a seconda della tipologia di Ente locale e che deve essere necessariamente definita per poter fornire il miglior servizio al territorio”.
Con riferimento al testo della proposta di legge, Valentini ha poi posto l’attenzione al concetto di ‘preparazione’, superando l’attuale definizione di prevenzione non strutturale e intesa come attenzione alle fasi di diffusione di modelli informativi, di partecipazione attiva da parte dei cittadini “in un ottica di resilienza, cosicché tutti, sia chi svolge una funzione di coordinamento di protezione civile sia i cittadini, sappiano come intervenire nel corso di un’emergenza”.
“Per l’Associazione – ha aggiunto il sindaco di Siena – è, infine, fondamentale, inoltre, che si instauri un dialogo continuo tra gli strumenti di protezione civile e quelli di protezione del territorio con una migliore organizzazione delle fasi di pianificazione dei rischi, dei piani urbanistici e di valutazione dell’impatto ambientale”, ha concluso. (fdm)