- Novembre 26, 2015
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Anas – QEL Sole24Ore, da piano 20 miliardi in 5 anni per le strade. I sindaci: “Puntare su manutenzione è scelta di civiltà”
di Emiliano Falconio Un piano pluriennale che da quest'anno e fino al 2019 metterà...di Emiliano Falconio
Un piano pluriennale che da quest’anno e fino al 2019 metterà in circolo oltre 20 miliardi di euro, di cui il 40,6% per la manutenzione di strade già esistenti. È questo il dato "macro" emerso ieri durante la presentazione del Piano pluriennale Anas, presentato a Roma presso il Parlamentino del ministero delle Infrastrutture e trasporti.
Numeri che Anas e Ministero, nelle persone del presidente Gian Vittorio Armani e del ministro Graziano Delrio, hanno illustrato a sindaci e Regioni, rappresentati per l’occasione dal presidente del Consiglio nazionale Anci, Enzo Bianco e dal presidente della regione Piemonte Sergio Chiamparino.
Risorse e interventi
Nello specifico, il piano prevede il 43,7% delle risorse, pari a 8,8 miliardi di euro, per interventi di completamento di 520 chilometri di itinerari esistenti; il 40,6% delle risorse, pari a 8,2 miliardi di euro, per la manutenzione straordinaria e per le opere di messa in sicurezza lungo 2.919 chilometri e il 15,7%, pari a 3,2 miliardi di euro, per la realizzazione di nuove opere su 204 chilometri. Complessivamente dunque i lavori interesseranno 2.643 chilometri di strade. Dei 20,2 miliardi di euro, il 63,4%, pari a 12,8 miliardi, sono destinati al Mezzogiorno e alle Isole, mentre il 36,6%, pari a 7,4 miliardi di euro, andrà a finanziare interventi nel Centro-Nord. Solo per il 2015, il contratto di programma prevede un valore complessivo di 1,1 miliardi di euro.
Le reazioni dei sindaci
Come detto a rappresentare i sindaci è stato il sindaco di Catania Enzo Bianco che senza mezzi termini ha apprezzato e condiviso «in pieno l’approccio nuovo che il piano pluriennale Anas presenta oggi. Si passa da una logica di emergenza a un percorso strutturale che punta sulla manutenzione dell’esistente. Per un Paese come il nostro fatto di grandi città e grandi periferie, è la scelta migliore e di prospettiva. È anche sulla capacità di conservare e mantenere quanto si ha che si misura il grado di civiltà di un grande Paese».
«Nello specifico – ha detto Bianco nel suo intervento – riscontriamo tre elementi di novità che ci fanno apprezzare fino in fondo le scelte strategiche di Anas e Ministero. Prima di tutto plaudiamo al varo di un grande Piano stradale che dopo quello aeroportuale, logistico e ferroviario ci fa uscire da una lunga fase di interventi emergenziali, dettati più da spinte localistiche che da priorità precise degne di un Paese serio. È questo un salto di qualità che ci porta verso una reale modernizzazione della nostra rete viaria».
Secondo aspetto che trova il favore dei sindaci è poi «il coinvolgimento pieno e trasparente di Comuni e istituzioni locali. Le scelte di fondo – ha ricordato a tal proposito Bianco – passeranno dalla Conferenza Unificata e questo ci permetterà di essere interlocutori propositivi rispetto alle scelte che si andranno a fare».
Infine il presidente del Consiglio nazionale Anci ha espresso «piena soddisfazione» per la rinnovata attenzione che Anas e Ministero dedicheranno al Mezzogiorno, attenzione che si sostanzierà tramite 12,8 miliardi di interventi per Sud e Isole. «Lo dico da sindaco di un Sud – ha evidenziato Bianco – troppe volte coinvolto con poche righe di citazione nei grandi piani infrastrutturali del Paese. Vedere come una buona fetta di risorse verranno impiegate per liberare i tanti colli di bottiglia che ingessano il Sud dell’Italia ci fa guardare con rinnovata speranza al futuro».
In conclusione del suo intervento, Bianco ha poi accennato a un prossimo accordo tra Anci e Anas che verterà sulla pulizia delle strade. «Come Anci siamo a completa disposizione per arrivare a un sistema in cui Anas provveda a raccogliere i rifiuti e i Comuni a smaltirli. Collaboreremo convintamente – ha chiosato il sindaco di Catania – e magari potremmo riproporre questo modello anche su strade a competenza non statale».