• Maggio 16, 2016
di anci_admin

Notizie

Amministratori indagati – Fassino a #CorriereLive: “Fare chiarezza su reati amministrativi. Anche per sindaci vale presunzione innocenza”

“Spesso si dà una rappresentazione di noi sindaci che non corrisponde al vero. Un conto...

“Spesso si dà una rappresentazione di noi sindaci che non corrisponde al vero. Un conto è quando un uomo delle istituzioni, quindi anche un amministratore locale, è indagato per corruzione o concussione e in questo caso, ovvio, i magistrati facciano la loro inchiesta, e se c’è reato sanzionino; altra cosa sono i reati di tipo amministrativo, come l’abuso di ufficio. Quest’ultimo si è configurato in modo molto confuso nei contenuti e nel principio di responsabilità per cui anche l’amministratore più onesto può incappare, del tutto inconsapevolmente in un reato”. Lo ha dettoil presidente dell’Anci e sindaco di Torino, Piero Fassino, intervenuto questa mattina alla trasmissione #CorriereLive in onda su Corriere.tv condotta da Tommaso Labate.
“Penso che sia corretto – ha proseguito – che su questo tema si vada in chiaro. Si ridefinisca con chiarezza quali sono i confini e i contenuti di questi reati amministrativi in modo tale che un amministratore sa quando si trova in una condizione di reato e quindi la evita”.
“Penso che sugli amministratori non ci sia una coerenza e una linea di condotta chiara – ha sottolineato il sindaco Fassino –. Lo stato di diritto è fondato sulla presunzione di innocenza. I magistrati decidono le responsabilità di ognuno, la magistratura è un potere indipendente che è stato istituito per accertare le responsabilità di ciascuno di noi, lasciamo che faccia il suo dovere”.
In merito alla prossima tornata amministrativa e sulla possibilità di allungare il voto anche alla giornata di lunedì 6 giugno, Fassino ha evidenziato che le elezioni sono importanti e quindi “più si favorisce la partecipazione al voto, più si corrisponde alla funzione che hanno le elezioni”. Un principio, quello di  consentire la massima partecipazione al voto, che per il primo cittadino di Torino vale anche per il referendum costituzionale del prossimo ottobre “È la prima volta che avviene dopo molti anni – ha aggiunto – e siccome si cambia una parte della Costituzione credo sia importante che avvenga con il massimo della legittimazione”. (fdm)