• Marzo 5, 2015
di anci_admin

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Ambiente – Il 28 marzo Earth Hour, Wwf invita i Comuni a fermare i cambiamenti climatici

Il  28 marzo 2015 torna Earth Hour, la più grande mobilitazione globale dei cittadini e ...

Il  28 marzo 2015 torna Earth Hour, la più grande mobilitazione globale dei cittadini e delle comunità di tutto il Pianeta per la lotta ai cambiamenti climatici, promossa dal WWF in tutto il mondo.
L’Earth Hour – l’Ora della Terra, è  nata come evento simbolico per fermare il cambiamento climatico. Le luci si spegneranno per un’ora, dalle ore 20.30 alle 21.30,  attraverso tutti i fusi orari, dal Pacifico alle coste atlantiche . Quest’anno il messaggio punta al protagonismo delle persone che, tutte insieme, possono Cambiare il Cambiamento Climatico e usare per questo la propria energia, come richiama lo slogan Change Climate Change – Use your power.
Nella edizione di Earth Hour di quest’anno, c’è la necessità di raggiungere un accordo significativo ed efficace  al prossimo Summit sul Clima, la 21° Conferenza delle Parti della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) che si terrà in dicembre a Parigi a dicembre.
Dalla prima edizione del 2007, che ha coinvolto la sola città di Sidney, la grande ola del buio si è rapidamente propagata in ogni angolo del Pianeta “spegnendo” per un’ora monumenti, piazze e strade per manifestare insieme contro i cambiamenti climatici e si è confermata come evento di forte valenza simbolica, un’occasione per rendere esplicita la volontà di sentirsi uniti in una sfida globale, che nessuno può pensare di vincere da solo.
Partecipando all’Ora della Terra, i Comuni spengono dei monumenti o delle aree simbolo della propria città o cittadina. I Consigli e le Giunte possono cogliere l’occasione per approvare specifici atti di indirizzo e di volontà sul Clima, per esempio: rivolgendo un appello ai Governi di tutto il Mondo perché sia raggiunto un efficace ed equo accordo globale sul Clima a Parigi nel 2015; dichiarando quali siano le azioni che hanno compiuto e intendono compiere nella propria città per favorire la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici e quindi per azzerare le emissioni di anidride carbonica e diminuire drasticamente l’uso di combustibili fossili; realizzando azioni di adattamento agli impatti ormai inevitabili del cambiamento climatico, per la riduzione del rischio idrogeologico e il ripristino della funzionalità ecologica del territorio come la realizzazione di piani di drenaggio urbano sostenibile, il recupero di zone di esondazione naturale lungo i corsi d’acqua o la riforestazioni di aree urbane marginali e degradate. (com)