- Ottobre 8, 2019
Dall'Europa
Altri due pareri alla delegazione italiana al CdR. E presto gli incontri con Sassoli e Gentiloni
I giovani amministratori in questa settimana europea hanno avuto un posto di rilievo. E’ su di loro che si è incentrato uno dei progetti pilota più interessanti di questa Settimana europea e che ha coinvolto 107 ragazzi (54% uomini e 46% donne), provenienti dai paesi membri
BRUXELLES – La delegazione italiana al Comitato delle Regioni ha ottenuto altri due pareri che verranno votati nella plenaria di Bruxelles del prossimo dicembre. Con queste altre due assegnazioni i rappresentanti di Regioni e Città italiane sono i primi per numero di pareri discussi e votati nel corso della legislatura europea che si chiude in questi giorni. Ad annunciare l’importante risultato è stato il capo delegazione Enzo Bianco, nel corso della riunione odierna al CdR dove i membri italiani hanno fatto il punto sulle azioni da perseguire nel prossimo quinquennio, che partiranno con le richieste di incontro al presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli e al commissario agli Affari economici, Paolo Gentiloni.
Il primo parere, assegnato al consigliere comunale di Vittorio Veneto Marco Dus, affronterà le politiche europee messe in atto per migliorare la salute delle foreste. L’obiettivo è quello di fermare entro il 2030 la perdita di superfici boschive su scala globale e di ridurre la deforestazione tropicale di almeno la metà entro il 2020.
Il secondo parere, annunciato già nei giorni scorsi dallo stesso Bianco, riguarderà le politiche di sostegno per la valorizzazione dei beni culturali e si ispirerà ai capisaldi della Carta di Agrigento, firmata nella città siciliana lo scorso aprile. Sempre Bianco ha poi invitato i membri italiani del CdR alla presentazione alla stampa della Carta di Agrigento che si terrà a Roma il prossimo 30 ottobre nello splendido scenario delle Scuderie del Quirinale.
I rappresentanti delle autonomie italiane a Bruxelles hanno quindi affrontato le questioni principali che saranno oggetto dell’azione nel prossimo mesi. Prima questione quella che riguarda il codice etico in discussione in questi giorni al Comitato delle Regioni. Sia il presidente della Regione Marche, Donato Toma, che il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, hanno auspicato che non si giunga ad un codice “punitivo” nei confronti di chi si impegna in politica. Colpevolizzare chi si occupa nella cosa pubblica, è il senso delle prese di posizione dei due rappresentanti italiani, non può essere il deterrente per evitare comportamenti scorretti. Regole ferme ma giuste, insomma, che non ostacolino invece che migliorare l’azione politica in ambito europeo.
In merito alle richieste di incontro a Sassoli e Gentiloni, i membri del CdR prepareranno una serie di richieste e proposte per porre le basi di un dialogo costante, al fine di lavorare nel solco del tradizionale “gioco di squadra” che va avanti da anni tra massime istituzioni europee e rappresentanti degli enti territoriali. Al termine della riunione spazio per i giovani amministratori che in questa settimana europea hanno avuto un posto di rilievo. E’ su di loro, infatti, che si è incentrato uno dei progetti pilota più interessanti di questa Settimana europea (i lavori della giornata inaugurale) e che ha coinvolto 107 ragazzi (54% uomini e 46% donne), provenienti dai paesi membri, selezionati in base a una call pubblica. Il gruppo italiano è risultato il più folto con 15 ragazzi under quaranta con carica di sindaco, consigliere comunale, assessore, presidenti di Provincia. A parlare del progetto è la ventiseienne consigliera comunale di Firenze, Laura Sparavigna. “Da giovani amministratori – ha detto a margine della riunione – ci rendiamo conto costantemente che le sfide che affrontiamo necessitano di una cabina di regia europea per uniformare tutte le disomogeneità che ci sono nel Continente: pensiamo ai livelli salariali, occupazionali e di livello di istruzione. Ha avuto senso venire qui – ha aggiunto la Sparavigna – sia per vedere come altri risolvono problemi che sono similari, ma soprattutto per provare a fare da ponte tra il nostro locale e il nostro globale che in questo caso è la dimensione europea”.
Infine il workshop organizzato da Anci sui progetti delle piccole e medie imprese che hanno ricadute sui territori e che coinvolgono l’azione degli enti locali. Nel corso dell’evento sono state presentate le opportunità anche per i cittadini che, grazie alle ramificazioni territoriali dell’Agenzia esecutiva della Commissione europea per le piccole e medie imprese (Easme), quali Camere di commercio, associazioni di imprenditoria, Università e centri studi, possono proporre progetti in consorzio con altre realtà come aziende e associazioni di settore. Progetti che spaziano dall’ambiente alla mobilità, passando per le azioni sul plastic free e la tutela del mare. A portare il punto di vista dell’Easme è stato il project advisor Marco Merlino che ha rimarcato come “Anci sia un partner ideale” per questo genere di progettualità avendo “contatto costante con cittadini e amministratori” e potendo per questo favorire un dialogo costruttivo al fine di portare crescita economica dei cittadini e delle imprese del posto. Opportunità che ha salutato con favore il sindaco di San Costanzo, Filippo Sorcinelli, che da parte sua ha ribadito “la grandissima valenza di questi progetti per la tenuta del territorio da un punto di vista manifatturiero, di turismo, di cultura e anche da un punto di vista urbanistico e, soprattutto per i Comuni piccoli come il mio, per evitare il fenomeno dello spopolamento”.