- Luglio 4, 2014
Interventi
Agenda urbana – Fassino: “Scelte e riforme tengano conto della centralità dei Comuni”
“Il riassetto istituzionale in itinere conferma – se ne ve ne fosse bisogno – la c...“Il riassetto istituzionale in itinere conferma – se ne ve ne fosse bisogno – la centralità dei comuni nel sistema di governance del Paese”. E’ uno dei passaggi dell’intervento che il presidente dell’Anci, Piero Fassino, ha svolto nel corso della presentazione dell’ultimo lavoro di Walter Vitali, Un’Agenda per le città Nuove visioni per lo sviluppo urbano, appena pubblicato per i tipi del Mulino.
Alla presentazione del volume, svoltasi ieri sera a Roma presso la sede di Via dei Prefetti, sono intervenuti il ministro per gli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta e il segretario generale Anci Veronica Nicotra. Walter Vitali, già sindaco di Bologna e dirigente dell’Anci, poi parlamentare per alcune legislature, oltre ad essere co-autore di alcuni saggi (di particolare attualità quello a quattro mani con Luciano Vandelli sulle città metropolitane) ha coordinato la riflessione di giuristi ed esperti che hanno toccato tutti i temi all’ordine del giorno, dalla mobilità sostenibile all’economia ‘verde’, dalla valorizzazione del patrimonio culturale al ripensamento del welfare urbano.
“Non si governa il Paese – ha detto il presidente dell’Anci – se non si tiene conto dell’impatto di qualsiasi policy sui comuni. Oggi abbiamo davanti la grande opportunità di un governo guidato da un ex sindaco e con ministri che hanno fatto la stessa esperienza di amministrazione nei territori; ancora una volta si dimostra – ha sottolineato Fassino – come la classe dirigente più ‘solida’ si formi nell’esercizio del potere locale”.
Dopo aver ripreso passaggi del convegno appena concluso su città metropolitane e nuove province (fra tutti, quello sul riequilibrio chiesto da Anci nella composizione del nuovo Senato), il sindaco di Torino ha ricordato che ancora emerge “un modo sbagliato di pensare al risanamento del Paese: solo attraverso il taglio della spesa degli enti locali. Fatto cento il debito pubblico, quello dei comuni rappresenta il 2,5%; se poi guardiamo alla spesa pubblica, su cento la parte comunale ‘quota’ 7,5%. E’ lecito reclamare sacrifici anche ad altri?. L’agenda urbana contenuta nel libro di Vitali – ha concluso Fassino – è un modo positivo di affrontare il complesso di questi problemi con equilibrio e serietà”. (dm)