• Ottobre 22, 2025
di Redazione Anci

Montagna

Accordo Anci e Federbim per rafforzare conoscenza e applicazione norme sui bacini imbriferi montani

Il presidente del Consiglio nazionale Anci, Fioravanti: Vogliamo fornire ai Comuni strumenti concreti per conoscere e applicare in modo corretto e uniforme la normativa sui bacini imbriferi montani. L’obiettivo è assicurare a tutti i territori montani la possibilità di beneficiare pienamente delle risorse di cui hanno diritto”
Accordo Anci e Federbim per rafforzare conoscenza e applicazione norme sui bacini imbriferi montani

Rafforzare la conoscenza e la corretta applicazione della normativa che disciplina i Bacini Imbriferi Montani (BIM) e i sovracanoni idroelettrici (Legge 27 dicembre 1953, n. 959). Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato oggi in Anci con il presidente del Consiglio nazionale dell’Anci, Marco Fioravanti e il presidente di FederBIM Gianfranco Pederzolli, presente anche il coordinatore Anci dei piccoli Comuni, Alessandro Santoni e Luigi Contisciani presidente della commissione affari istituzionali FederBIM.
In Italia sono circa 2.000 i Comuni che fanno parte dei bacini imbriferi montani costituiti in Consorzio, ai quali si aggiungono numerosi Comuni non consorziati, accomunati dal diritto a percepire i sovracanoni derivanti dalle concessioni di impianti idroelettrici presenti sui rispettivi territori.
“Un accordo importante che rafforza i Comuni delle aree montane – sottolinea Marco Fioravanti, presidente del Consiglio nazionale Anci – ringrazio Alessandro Santoni per il lavoro importante fatto con Federbim. Vogliamo fornire ai Comuni strumenti concreti per conoscere e applicare in modo corretto e uniforme la normativa sui bacini imbriferi montani. L’obiettivo è assicurare a tutti i territori montani la possibilità di beneficiare pienamente delle risorse di cui hanno diritto.”
“Un passo importante oggi: questo protocollo ci permette di avere una cornice istituzionale e tecnica che consente ai piccoli Comuni di avere un ulteriore elemento di ausilio – sottolinea Alessandro Santoni coordinatore piccoli Comuni Anci – che, oltre ad accompagnarci dal punto di vista tecnico nella costituzione dei bacini imbriferi montani, ci dà anche la possibilità di recuperare le risorse. Sono circa una quarantina i Consorzi ancora non costituiti ed equivalgono indicativamente a 70 milioni di euro di risorse che potrebbero arrivare sul territorio”.
“Federbim è una federazione di consorzi di Comuni di montagna, e per noi oggi è un’occasione importante per confrontarci con l’Anci, espressione di tutti i Comuni italiani, sui temi della montagna come quelli legati all’acqua e alle concessioni elettriche”, dichiara il presidente Federbim Gianfranco Pederzolli.
“Vogliamo collaborare con l’Anci per divulgare le potenzialità della montagna non per essere elemento di sussidio ma per far conoscere le ricchezze dei territori montani anche attraverso le concessioni idroelettriche”.