- Dicembre 9, 2025
Accadde in città
Accadde in Città – Paolo Rossi, l’eroe gentile del Mondiale ‘82
A cinque anni dalla scomparsa, il ricordo di Giacomo Possamai e di Dino Zoff
“Paolo Rossi è il simbolo della vicentinità, una parte della storia della nostra città”. Così il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai in occasione del quinto anniversario della morte (9 dicembre 2020) del grande calciatore e campione del Mondo.
“Un giocatore gracile del Vicenza poi trascinato nel Lanerossi Vicenza, per tutti Pablito, prima nel Mondiale del ’78, poi nel Mondiale ’82 quando è diventato leggenda, esempio – sottolinea Possamai – di sportivo leale, che ha messo al centro il valore della persona.
“Per celebrarlo – spiega il sindaco – è stato realizzato un murale di 60 metri, uno tra i più grandi d’Europa dipinto sulla facciata della torre Everest e una statua in bronzo ad altezza naturale di fronte all’accesso principale dello stadio Romeo Menti. Infine, un’installazione luminosa realizzata dall’artista Marco Lodola, vissuta da cittadini e turisti, che lo riproduce con le mani alzate ai tempi del Mondiale e del Pallone d’oro”.
Per Dino Zoff, portiere e capitano della Nazionale dell’82, “Paolo era simpatico, brillante, aperto, al contrario di me, molto timido. Un calciatore che anticipava le mosse dell’avversario, aveva un’intuizione particolare, progettava l’idea di fare gol nel più breve tempo possibile. Con la squadra eravamo sempre insieme, in allegria”.
Immancabile anche un commento su Enzo Bearzot: “una figura fuori dagli schemi, di un’intelligenza straordinaria – ricorda il simbolo della Nazionale – ha creduto molto in Paolo; purtroppo la sua lungimiranza non fu apprezzata da molti, ma era sicuro che quel Campionato lo avremmo vinto”.