- Ottobre 12, 2022
Cooperazione
A Torino il primo appuntamento del progetto PRO.FIL.E tra attori locali piemontesi e del Benin
Oltre ad ANCI Piemonte, che è capofila dell’iniziativa, il progetto vede come partner i comuni di Borgomanero e Baldichieri d’Asti, l’EnAIP Piemonte e la cooperativa “Il Frutto Permesso”. L’obiettivo del progetto è quello di favorire la collaborazione e lo scambio tra i Comuni attraverso iniziative di formazione rivolte ad amministratori e dipendenti pubblici
Cooperazione Internazionale – La cooperazione piemontese in Benin
Si è svolto oggi nella sede di ANCI Piemonte a Torino il primo appuntamento di confronto nell’ambito del progetto PRO.FIL.E, volto a contribuire allo sviluppo di partenariati tra attori locali piemontesi e beninesi, realizzato con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo e della Regione, a valere sul bando Piemonte & Africa sub sahariana – Anno 2020. Oltre ad ANCI Piemonte, che è capofila dell’iniziativa, il progetto vede come partner i comuni di Borgomanero e Baldichieri d’Asti, l’EnAIP Piemonte e la cooperativa “Il Frutto Permesso”. L’obiettivo del progetto è quello di favorire la collaborazione e lo scambio tra i Comuni attraverso iniziative di formazione rivolte ad amministratori e dipendenti pubblici su temi di grande interesse ed attualità quali, ad esempio, la promozione della tutela delle risorse naturali e il sostegno allo sviluppo del settore agroecologico e, in particolare, delle attività dei piccoli produttori, delle donne e dei nuclei familiari).
Antonio Ragonesi, Capo Area Relazioni Internazionali di ANCI e coordinatore del Gruppo di lavoro 5 del CNCS – MAECI, dedicato al partenariato territoriale, ha ribadito l’importanza di tali interventi e ricordato come in questi anni sia notevolmente cresciuto il ruolo svolto dalle Amministrazioni locali nel promuovere le iniziative di sviluppo internazionale con il passaggio dalla Cooperazione Decentrata al Partenariato Territoriale. “A seguito dell’entrata in vigore della legge 125/2014, l’ente territoriale ha per la prima volta assunto un ruolo attivo da attore protagonista: le ONG/OSC, le università e i soggetti del territorio sono partner di progetto mentre la responsabilità e la regia è nelle mani dell’ente. Questo nuovo protagonismo dei territori si è tradotto in una sempre maggiore attenzione e partecipazione agli avvisi pubblici promossi dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, che a seguito delle decine e decine di progetti attivati, ha praticamente triplicato le risorse ad essi destinate: dai 6 milioni e 800 mila euro del bando 2017 ai 18 milioni di euro del 2019. I partenariati territoriali assumono quindi sempre più un ruolo strategico nell’interazione con le comunità locali dei Paesi terzi e possono costituire un volano per la valorizzazione delle potenzialità inespresse nei territori della cooperazione attraverso il trasferimento di competenze tecniche e buone pratiche nella gestione dei servizi pubblici, come avviene nell’ambito del programma partecipativo promosso da Anci e denominato Municipi senza Frontiere, che oggi rappresenta il fiore all’occhiello dell’attività internazionale dell’Associazione oltre che una best practice nell’aprire nuovi canali di comunicazione tra le istituzioni e le società civili di Paesi diversi. La cooperazione tra territori, per la sua capacità di unire relazioni ed esperienze, valorizzare contesti locali e condividere visioni di sviluppo, si caratterizza per un impegno che non è limitato alla sola fase progettuale, ma prosegue con la gestione dell’iniziativa e il consolidamento delle relazioni tra comunità.”