- Ottobre 10, 2025
Politiche giovanili
A Piacenza il primo Laboratorio Anci sulla Valutazione di Impatto Generazionale dei DUP comunali
Due giornate di lavori ospitate dal Comune di Piacenza, il 9 e 10 ottobre, con grande e attiva partecipazione di amministratori e tecnici comunali provenienti da Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia e Friuli-Venezia Giulia, per condividere esperienze e buone pratiche sul nuovo approccio VIG
Si è svolto a Piacenza il primo laboratorio ANCI sulla VIG (Valutazione di Impatto Generazionale dei DUP comunali), la prima sperimentazione di laboratori pratici che ANCI realizzerà su tutto il territorio nazionale con cinque appuntamenti: i prossimi si terranno nel Lazio e in Liguria, rispettivamente a fine novembre e a dicembre.
Con l’incontro di Piacenza prende così il via la fase operativa di affiancamento tecnico ai Comuni, dopo due anni di lavoro che hanno portato alla pubblicazione delle Linee guida ANCI sulla VIG dei DUP comunali – una vera e propria “cassetta degli attrezzi” – realizzate con la direzione scientifica del Prof. Luciano Monti, alla guida del gruppo di lavoro ANCI Politiche giovanili e degli esperti della Fondazione per la Ricerca Economica e Sociale (RiES).
Le due giornate si sono svolte nella magnifica cornice dell’ex Chiesa del Carmine, spazio rifunzionalizzato dal Comune come esempio di rigenerazione urbana, grazie all’impegno di una Giunta coesa attorno all’obiettivo di tradurre le politiche pubbliche in azioni concrete a beneficio della popolazione locale, con un coinvolgimento sistematico dei giovani. La seconda giornata di lavori è stata ospitata invece nel Palazzo Gotico, simbolo del centro storico cittadino.
La Valutazione di Impatto Generazionale applicata alla programmazione locale e alle misure di investimento non è soltanto un metodo di analisi, ma un cambio di paradigma: uno strumento per guardare le politiche pubbliche con gli occhi dei giovani, coinvolgendoli nella programmazione dal basso e nella coprogettazione delle strategie di sviluppo locale. Un percorso utile a orientare i decisori pubblici verso interventi capaci di favorire la coesione sociale e contrastare la fuga dei talenti e lo spopolamento, promuovendo nuove opportunità di vita e lavoro nei territori.
Nel suo intervento di apertura, l’Assessore alle Politiche giovanili, Università e Ricerca Francesco Brianzi ha dato il benvenuto ai partecipanti, sottolineando il valore del lavoro condiviso con ANCI e Regione Emilia-Romagna per sostenere i Comuni nel sentirsi parte di una rete che promuove un’azione amministrativa capace di restituire ai giovani un ruolo centrale nelle politiche pubbliche, attraverso ascolto, coinvolgimento e confronto intergenerazionale.
Alla seconda giornata ha preso parte anche la Sindaca di Piacenza, Katia Tarasconi, che ha richiamato questo impegno della Giunta: «Come amministrazione abbiamo scelto di guardare alle nostre politiche pubbliche con la prospettiva delle giovani generazioni. Piacenza si è attivata per dare sostegno concreto ai giovani ripensando il modo in cui vengono costruite le nostre scelte, in coerenza con le linee programmatiche 2030 inserite nel DUP. In questo percorso siamo stati tra i precursori, grazie anche al costante lavoro dell’assessore Francesco Brianzi, che ha saputo dare continuità e impulso a un metodo di programmazione più attento al futuro. E grazie anche agli uffici comunali che hanno riconosciuto il valore di queste scelte, sostenendole con l’impegno quotidiano a supporto della programmazione. Ringrazio infine ANCI per aver portato nella nostra città il primo laboratorio nazionale, che rafforza la collaborazione tra tutti i Comuni impegnati a ridurre il divario generazionale e a costruire comunità più capaci di coinvolgere i giovani».
Un approccio che vede Piacenza in prima linea, tra i Comuni apripista in Italia nell’applicazione della Valutazione di Impatto Generazionale (VIG), insieme a Parma – prima città in Europa ad adottare questo strumento, che le è valso il titolo di Capitale Europea della Gioventù 2027 – e Bologna, rappresentata a Piacenza dalla consigliera comunale Giorgia De Giacomi, delegata del Comune di Bologna e di ANCI Emilia-Romagna per la VIG.
«Piacenza – ha ricordato l’assessore Brianzi – insieme a Bologna e Parma vuole porsi all’avanguardia nella costruzione di politiche capaci di rispondere concretamente alle esigenze dei giovani e di creare condizioni favorevoli perché restino e investano nel proprio territorio. La VIG è solo il primo passo verso una transizione concreta verso strategie territoriali e una programmazione locale capaci di interpretare opportunità e futuro, portando finalmente le politiche giovanili fuori dalle politiche giovanili».
Ai lavori ha partecipato anche la Regione Emilia-Romagna, rappresentata dall’Assessore alle Politiche Giovanili, Casa, Lavoro e Università Giovanni Paglia, che ha ricordato come «la VIG rappresenti uno strumento fondamentale per leggere le politiche pubbliche con lo sguardo delle giovani generazioni e per rendere i territori più attrattivi, superando la logica del consenso immediato e affrontando in modo strutturato il tema dello spopolamento. Le decisioni devono basarsi su dati che vadano al di là di quelli demografici: una programmazione fondata su indicatori concreti è ciò che permette di orientare le politiche verso i bisogni dei cittadini e la crescita dei giovani, pensando concretamente a un futuro sostenibile».
Il Prof. Luciano Monti, docente LUISS e Condirettore scientifico della Fondazione RiES, ha offerto una riflessione sul significato più profondo della VIG come processo di coprogettazione con i giovani:
«È quasi impossibile pensare con gli occhi dei giovani se non li coinvolgiamo direttamente nella costruzione delle politiche. Il vero obiettivo è abbassare, mattone dopo mattone, il muro del divario generazionale, favorendo l’empowerment dei giovani fin dalle scuole e costruendo un sistema stabile di dialogo con le amministrazioni, in primis quelle locali. Dai dati – ha ricordato Monti – emerge come solo il 6,9% dei giovani intenda lavorare nella propria città e il 16,9% sogni di trasferirsi all’estero: numeri che segnalano l’urgenza di politiche territoriali capaci di generare fiducia e opportunità concrete».
I laboratori rappresentano un’evoluzione significativa: dalla fase teorica a quella operativa e formativa.
Un approdo essenziale nel metodo adottato da ANCI a supporto dei Comuni italiani, con l’obiettivo di offrire momenti di formazione, confronto e sperimentazione rivolti ad amministratori locali, dirigenti e dipendenti comunali, per accompagnarli nel processo di integrazione effettiva della VIG all’interno dei documenti di programmazione locale. Una Pubblica Amministrazione capace di valutare ex ante le proprie decisioni in termini di impatto sulle giovani generazioni.
«L’Associazione sostiene questo percorso con convinzione – spiega Simona Elmo, Responsabile dell’Ufficio Politiche Giovanili di ANCI – consapevole che la sfida dell’impatto generazionale riguarda tutti i territori e livelli di governo. Non è solo una questione tecnica, ma un esercizio di responsabilità collettiva verso i giovani e il loro futuro. Una visione che guida ANCI, da oltre un decennio, nella realizzazione di iniziative a valere sul Fondo per le Politiche Giovanili, in accordo con la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, mobilitando in dodici anni oltre 120 milioni di euro a sostegno della crescita sostenibile delle comunità locali».
La due giorni piacentina ha proposto un ricco programma di confronto e scambio di esperienze, che ha permesso ai Comuni partecipanti – anche a quelli al primo approccio con la VIG (Valutazione di Impatto Generazionale) – di approfondire l’applicazione concreta sui propri DUP (Documenti Unici di Programmazione).
Durante i lavori si sono infatti alternati gli interventi degli esperti a quelli di rappresentanti di diversi Comuni, tra cui Luca Canessa (Direttore generale del Comune di Piacenza), Emanuela Allegri (Responsabile Servizio Giovani del Comune di Parma), Mario Vanelli (Assessore al Welfare e alle Politiche Giovanili del Comune di Casalecchio di Reno) e Giorgia De Giacomi (Consigliera comunale del Comune di Bologna, Coordinatrice ANCI Emilia-Romagna con delega all’impatto generazionale).