• Gennaio 25, 2025
di Francesca Romagnoli

Accadde in città

A 75 anni dalla nascita di Antonio Pennacchi, il ricordo della sindaca di Latina Matilde Celentano

Lo scrittore pontino è stato Premio Strega nel 2010 con Canale Mussolini. Guarda il video
A 75 anni dalla nascita di Antonio Pennacchi, il ricordo della sindaca di Latina Matilde Celentano

“Antonio Pennacchi, il cantore dell’Agro Pontino”. Parole del sindaco di Latina Matilde Celentano nell’anniversario della nascita (26 gennaio 1950) di Antonio Pennacchi. Vincitore del Premio Strega nel 2010 con Canale Mussolini, è stato testimone di un paese dimenticato, storie di famiglie di contadini del Friuli, del Veneto e del ferrarese e l’impresa della bonifica delle Paludi Pontine.
La città ha una strada che porta il suo nome, la via del Lido che conduce al mare da percorrere con un senso di libertà, quella stessa libertà che ha contraddistinto la vita e il pensiero di Antonio Pennacchi facendo conoscere Latina in tutto il mondo “un atto non soltanto dovuto – commenta il sindaco – ma anche sentito dalla comunità di una città giovane e ricca di unicità che nel 2032 compirà cent’anni”.
Quella di Pennacchi una vita profondamente legata alla storia del Novecento: “operaio metalmeccanico con la passione della politica, è arrivato a definirsi un fascio comunista, ma senza mai rinunciare alla libertà di riscatto”. Simbolo della città e pluripremiato per la sua produzione letteraria, ha raccontato, con passione e grande capacità intellettuale, Il fasciocomunista, uno tra i suoi romanzi più celebri, la storia di due ragazzi vissuti negli anni ’60 e ‘70, la politica, le lotte studentesche.
Scrivere gli costava fatica, era suo dovere raccontare storie, “un uomo – spiega Celentano – che ha sempre esaltato l’unicità della sua città dove è nato e vissuto, in diversi ambiti, accorciando, però, la distanza delle diversità”.
Sempre legato alle sue origini, Pennacchi ha voluto che le sue ceneri venissero disperse nel canale Mussolini, quella stessa terra fatta di anime descritte nei suoi libri.

(foto Alessandro Marchionni)