• Settembre 11, 2014
di anci_admin

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Focus Scuola – Reggi: “Con la riforma daremo stabilità, sull’edilizia pronte altre risorse per interventi dal 2015”

“L’aspetto più rilevante della riforma ‘Buona scuola’ è che fi...

“L’aspetto più rilevante della riforma ‘Buona scuola’ è che finalmente diamo stabilità finanziaria. In questi anni il comparto ha subito, oltre che una decurtazione enorme di risorse economiche ed umane, anche un’incertezza finanziaria, che ha impedito una buona programmazione. Noi ci siamo impegnati ad assicurare stabilità di risorse ed un contingente di insegnanti che già lavorano per la scuola, stabile e a supporto del personale in ruolo. Partendo da qui si potranno risolvere tutta una serie di problemi”. Alla vigilia del ritorno tra i banchi, il sottosegretario all’Istruzione Roberto Reggi non ha dubbi sulla novità più rilevante della riforma annunciata la settimana scorsa dal governo. “Tutto si basa sull’idea di una scuola aperta al territorio ed agli enti locali, che tendono a valorizzare tutte le realtà educative. La scuola – precisa Reggi – dovrebbe diventare punto di riferimento delle attività di ogni comunità mantenendo un legame forte con il Comune”.
Un legame che si rafforza con l’annunciata revisione degli organi collegiali, in cui siederanno gli amministratori locali. “Secondo la nostra proposta – sottolinea – la scuola dovrebbe funzionare un po’ come il consiglio comunale e la giunta: l’equivalente del consiglio dovrebbe essere il collegio di istituto con la rappresentanza di tutti gli attori. Mentre l’esecutivo – l’equivalente di giunta e sindaco – sarà il dirigente scolastico ed i suoi collaboratori che attuano tali indirizzi, con il collegio che cura la didattica”.
Nella chiacchierata con Reggi, poche ore prima della sua indicazione al vertice dell’Agenzia del Demanio, ampio spazio trova il piano di edilizia scolastica avviato dal governo a giugno, di cui egli è ‘braccio’ e ‘mente’. “Andando sul territorio ho toccato con mano le difficoltà degli enti locali sottoposti ai tagli continui. La nostra iniziativa sull’edilizia – osserva – è stata accolta con grande favore dai sindaci con cui abbiamo dialogato sin dall’inizio”.
Ma per stilare un primo parziale bilancio vanno distinte le varie misure del piano. Con #scuole belle “non solo abbiano movimentato risorse enormi, ma anche rimesso in decoro edifici che si stavano deteriorando”. Si parla di “2820 cantieri attivati a tempo di record, usando risparmi Consip che rischiavano di tornare al Mef con la perdita di 13 mila posti di lavoro”, sottolinea Reggi che parla di un modello da replicare.
Più variegato il discorso per #scuolenuove per cui 4400 Comuni si erano rivolti al governo. “Abbiamo risposto ai 404 Comuni che domandavano solo lo sblocco del patto di stabilità accontentandoli. Per quelli che hanno chiesto lo sblocco del patto e finanziamenti, – spiega l’esponente di governo – ci stiamo attivando con la Bei, la Cdp, e con la banca dello sviluppo del consiglio di Europa, tre investitori che chiedono progetti cantierabili, pronti entro il mese di ottobre”. Una volta “definito il decreto attuativo dell’articolo 10 della legge Carrozza, che destina i mutui a tassi a totale carico dello Stato, potremo fare con le Regioni le graduatorie regionali”. In  ballo c’è circa 1 miliardo che andrà ad un secondo blocco di circa mille Comuni che partiranno entro l’inizio del 2015; mentre per gli altri 3 mila Comuni sono previste altre misure. “Tutti gli interventi – sottolinea Reggi – partiranno la prossima estate, gli enti avranno le risorse dal 1 gennaio ed i benefici del patto di stabilità si protrarranno per tutto il 2015”.
Infine, dal sottosegretario un accenno alla messa in opera dell’anagrafe per l’edilizia scolastica. “Stiamo proseguendo nella sua definizione. Anzi, per ‘convincere gli enti locali’ a provvedere – annuncia Reggi – introdurremo nella distribuzione delle risorse alle Regioni, che stiamo definendo con la Bei, un titolo di merito per chi ha l’anagrafe funzionante ed aggiornata. E’ un modo concreto per accelerare ed arrivare entro la fine dicembre ad un’anagrafe la più completa possibile”. (gp)