• Luglio 23, 2014
di anci_admin

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Convenzione di Istanbul – Chiofalo (ass. Pisa): “Un passo in avanti nella cultura delle differenze”

“Con l’applicazione della Convenzione di Istanbul il nostro Paese ha fatto un grande pas...

“Con l’applicazione della Convenzione di Istanbul il nostro Paese ha fatto un grande passo in avanti nella cultura delle differenze di genere, una cultura che è essenziale per lo sviluppo e la crescita di una comunità”.   
Parole dell’assessora alle Pari Opportunità del Comune di Pisa, Marilù Chiofalo che denuncia la drammatica situazione che ha vissuto il nostro Paese negli ultimi due decenni “con una rappresentazione degli uomini e delle donne che è stata assolutamente caricaturale; non mi riferisco soltanto al mondo della pubblicità e dei media – chiarisce l’assessora – ma anche a chi ha ricoperto responsabilità istituzionali e di governo e ha contribuito a diffondere una cultura di genere che definirei medievale”.
Torniamo alla Convenzione di Istanbul, quale sarà la fase successiva al 1° agosto? “Si dovrà pensare a costruire una road map territoriale, a partire dal livello nazionale per arrivare a quello regionale e comunale, per monitorare e misurare lo stato di attuazione delle azioni previste dalla Convenzione”. Ma per Chiofalo “gli obiettivi e le azioni da perseguire sono anche altri”, e annuncia la realizzazione “di un progetto, che il Comune sta avviando in collaborazione con il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa, per la crescita della cultura amministrativa locale, orientato alla definizione di uno strumento per la valutazione dell’impatto delle politiche di genere nella quotidianità degli atti deliberativi più pervasivo del bilancio di genere”.
Un altro punto dell’agenda politica riguarda invece l’istruzione. Secondo l’assessora sarà necessario che il MIUR “nell’ambito della più generale innovazione dei processi di apprendimento e insegnamento che non si può più rimandare, introduca modalità certe e istituzionalizzate di ricerca didattica e formazione per docenti orientata alla valorizzazione delle differenze, a partire da quelle di genere, e al contrasto degli stereotipi, anche ripensando i programmi scolastici in un’ottica di genere. Si tratta – ribadisce – di un passo indispensabile per colmare i gap di genere negli apprendimenti che i dati OCSE ci restituiscono: delle scienze e della matematica a vantaggio dei ragazzi, e delle lingue a vantaggio delle ragazze”. 
Un altro passaggio importante riguarda invece la comunicazione, partendo proprio dal monitoraggio dei programmi di informazione e della fiction in un’ottica di genere, rafforzando gli accordi con i mezzi di comunicazione, con le associazioni di categoria della stampa, con la RAI e le emittenti locali. “Così – precisa la responsabile pisana – si potrà rafforzare il protocollo ANCI-IAP siglato nel mese di maggio, uno strumento straordinario che va applicato in tutte le amministrazioni comunali, che dovrebbe rappresentare un punto di riferimento per l’autodisciplina pubblicitaria”.
L’ultimo intervento riguarda la violenza di genere e qui il commento di Chiofalo è piuttosto netto: “serve un piano per rafforzare i centri antiviolenza attraverso finanziamenti stabili – conclude – mettendo i Comuni e le Regioni nelle condizioni di poter intervenire contando su risorse certe”.