• Luglio 21, 2014
di anci_admin

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Cultura – A Bolzano torna visitabile il Monumento alla Vittoria

Il Monumento alla Vittoria di Bolzano da ieri lunedì 21 luglio "scende dal suo pied...

Il Monumento alla Vittoria di Bolzano da ieri lunedì 21 luglio "scende dal suo piedistallo" diventando liberamente percorribile e visitabile e si contestualizza storicamente attraverso un’esposizione permanente ospitata nella sua cripta e negli ampi vani sotterranei ad essa adiacenti con l’obiettivo di ricordare, comprendere e unire.
Ieri, alla presenza del ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini e della massime autorità cittadine e provinciali, l’inaugurazione del percorso museale allestito negli spazi sottostanti il Monumento.
La cerimonia d’inaugurazione ha segnato, di fatto, la conclusione dell’attività svolta dal gruppo di lavoro incaricato di concepire il percorso espositivo ed è il risultato dell’impegno congiunto profuso da Stato, Provincia e Comune di Bolzano, finalizzato all’approfondimento oggettivo delle vicende storiche dal 1918 al 1945.
"Un mostra che nasce dopo un percorso condiviso" ha esordito il Ministro Franceschini. "Un luogo di elaborazione per raccontare la storia dal 1918 al 1945, per testimoniare il rifiuto di due totalitarismi, il nazismo e il fascismo che sono stati gravidi di drammatiche conseguenze per l’umanità. Nessuno ha il diritto di obbedire, nessuno ha il diritto di far tacere la propria coscienza e di sospendere la propria capacità di giudizio difronte ad un ordine ricevuto. Il senso del dovere non può mai e poi mai divenire giustificazione di atrocità commesse. La storia dunque non si può e non si deve cancellare, ma qui a Bolzano la memoria delle lacerazioni del passato non serve per riaprire antiche ferite, piuttosto per essere consapevoli di quanta strada è stata fatta in questi anni e di come questo territorio rappresenti attualmente un esempio riuscito, un modello positivo di convivenza pacifica tra comunità diverse per lingua e cultura e anche un esempio di tutela delle minoranze”.
"Bolzano e l’Alto Adige – ha detto da parte sua iul sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli – sono un laboratorio avanzato di coesistenza, coabitazione e convivenza di persone con provenienza, lingua e culture diverse. Siamo stati in qualche modo anticipatori come città e come territorio di quello che sta succedendo un pò in tutta Europa, con le contraddizioni che tutto questo comporta, ma anche con grandi risultati rispetto ad altre realtà analoghe. Noi siamo riusciti a creare giorno per giorno una convivenza vissuta, sfociata in una comunità all’avanguardia anche rispetto agli altri territori europei. Le persone che hanno vissuto e vivono a Bolzano hanno saputo superare culturalmente e mentalmente queste situazioni di contrapposizione. Noi oggi ci troviamo in un luogo simbolo della differenziazione e  di potenziale scontro perchè i simboli, quando sono visti in modo diverso, possono far deflagrare i rapporti tra le persone. Siamo riusciti a non farli deflagrare nel corso di decenni e oggi proviamo a tradurre questo luogo simbolico in chiave positiva ed in chiave propostiva come luogo di approfondimento culturale per il futuro. Oggi, in corrispondenza dei cento anni della più grande tragedia mai vissuta in Europa dall’esasperazione dei nazionalismi sfociata nella grande guerra, oggi noi qui inauguriamo un nuovo museo che racconta la nostra storia dal 1918 al 1945. La capacità di fare i conti con il proprio passato è fondamentale affinchè un territorio e la sua popolazione possano guardare con fiducia al futuro. Un ringraziamento particolare a tutti coloro che hanno reso possibile questo momento: dai Prefetti che si sono succeduti, ai presidenti della Provincia, ai colleghi che mi hanno preceduto, alla Giunta e al Consiglio Comunale e a quanti materialmente hanno contributo alla realizzazione di questa esposizione permanente". (com)