- Giugno 13, 2023
Accadde in città
Accadde in città, Quasimodo, 55 anni fa. Milano (sindaco Amalfi): “E’ stata la sua seconda patria”
"Per conservarne la memoria il 24 giugno sarà presentato il testo Elogio di Amalfi, la prima edizione del 1966". Guarda il video
“Quasimodo, rapito dal fascino di Amalfi, aria e profumo della sua Sicilia”. Così il sindaco Daniele Milano nell’anniversario della morte (14 giugno 1968) del grande poeta e scrittore siciliano, uno tra i principali esponenti dell’ermetismo. Era il 1959 quando gli fu conferito il Premio Nobel per la Letteratura “Per la sua poetica lirica, che con ardente classicità esprime le tragiche esperienze della vita dei nostri tempi”, un riconoscimento prima attribuito ad altri poeti isolani, Grazia Deledda e Luigi Pirandello, perché, diceva, “la poesia ama le terre che galleggiano sul mare”.
Un legame profondo con i luoghi dell’infanzia: nella sua Mater dulcissima Quasimodo compose, in versi, l’amore per la madre e la fuga verso terre lontane, ragazzo che fuggì di notte con il mantello corto e alcuni versi in tasca. Nelle poesie, il mare di Sicilia, paesaggio tra mandorle, arance ed eucalipti, “ma ad Amalfi trovava la sua seconda casa, immersa tra agrumi e limoni – spiega il sindaco – con la città un legame familiare e un amore profondo”.Così è scritto nell’epigrafe sulla Porta della Marina di Amalfi: Qui è il giardino che cerchiamo sempre e inutilmente dopo i luoghi perfetti dell’infanzia. Una memoria che avviene tangibile sopra gli abissi del mare, sospesa sulle foglie degli aranci e dei cedri sontuosi negli orti pensili dei conventi.
“Gli amalfitani – commenta Milano – hanno avuto il privilegio della sua eredità e l’onore di stringergli la mano durante le passeggiate mattutine tra i vicoli del paese”.
E il sindaco annuncia: “per conservarne la memoria il 22 giugno, nell’Albergo Cappuccini, sarà presentato il testo Elogio di Amalfi, la prima edizione nel lontano 1966. Per l’occasione – conclude il primo cittadino – il testo sarà riproposto in una pregiata ristampa su carta bambagina di Amalfi”.