• Luglio 3, 2014
di anci_admin

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Nuove province – Fassino: “No al disimpegno finanziario, vanno garantiti i servizi ai cittadini. Per il nuovo assetto serve collaborazione”

“Finora le Province hanno assolto a funzioni fondamentali per i cittadini, come le scuole, i t...

“Finora le Province hanno assolto a funzioni fondamentali per i cittadini, come le scuole, i trasporti, la difesa del suolo e i centri per l’impiego. Non è discussione la loro importanza per la vita delle comunità, quanto un nuovo modello di gestione delle funzioni da loro gestite. Le province, anche nella loro forma di enti di secondo grado, avranno un ruolo strategico e per questo bisogna evitare in tutti i modi di disinvestire e smobilitare, soprattutto nella fase di transizione di questi mesi”. Lo sottolinea il presidente dell’Anci, Piero Fassino, concludendo i lavori della seconda sessione del convegno sulle riforme dell’ associazione, dedicata all’avvio  delle ‘nuove’ province.
“Non credo si possa contestare la necessità di un ente di portata sovracomunale, ma allo stesso tempo – aggiunge Fassino – il passaggio ad un tipo di provincia di secondo livello non cambia l’importanza dei servizi erogati ai cittadini”. Il vero problema è – secondo il presidente dell’Anci – comprendere che il passaggio ad un nuovo sistema di rappresentanza, non muove di una virgola la necessità di garantire i servizi ai cittadini, “allo stesso livello se non in modo qualitativamente migliore di quanto fatto fino adesso”.
Il nodo è quindi quello di evitare il disimpegno finanziario verso le province, e questo vale innanzitutto nella fase transitoria che si conclude a fine anno: “Da qui al 31 dicembre le ‘province in scadenza’ non dovranno limitarsi a garantire le funzioni inderogabili ed indifferibili. Ma – nota Fassino – dovranno continuare a gestire i servizi al meglio delle loro possibilità, motivo per cui bisognerà trasferire loro adeguate risorse”.
Le garanzie finanziarie valgono a maggior ragione per quando i nuovi enti provinciali entreranno in funzione: “Non possiamo fare ‘le nozze con i fichi secchi’ – ribadisce il presidente Anci. Se si assegnano nuove e più importanti funzioni, si dovranno prevedere risorse adeguate”. Un tema questo che “incrocia necessariamente quello dello dei tributi propri, su cui città metropolitane e nuove province dovranno contare”.
Tale attenzione finanziaria è indispensabile anche per evitare il rischio di contrapposizioni inutili tra città metropolitane e nuove province. “Tutti i territori hanno la stessa importanza – ricorda il leader dei sindaci – e come amministratori abbiamo il dovere di dedicarci alle esigenze di tutti i  cittadini. Per Fassino in definitiva è “sbagliata la rappresentazione competitiva” dei nuovi enti territoriali. Anzi “bisogna creare il giusto clima di collaborazione per costruire insieme, Città metropolitane e ‘nuove Province’, un nuovo assetto. Tanto più che – conclude – abbiamo lo stesso rapporto negoziale da costruire da un lato verso il governo centrale e dall’altro verso le Regioni”. (gp)