- Luglio 3, 2014
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Città metropolitane – Gli interventi dei sottosegretari Bressa (Affari regionali), Baretta (Economia) e Bocci (Interno)
“La legge Delrio affida agli statuti la capacità di iniziativa politica dei sindaci. La...“La legge Delrio affida agli statuti la capacità di iniziativa politica dei sindaci. La legge indica, poi, a capo della Città metropolitana il sindaco del capoluogo. Certo, non esiste un modello buono per tutti, quindi la grande sfida che vi attende è usare al meglio lo statuto per un confronto politico democratico adatto e praticabile a seconda delle caratteristiche dell’area urbana di riferimento”. Lo ha detto il sottosegretario agli Affari regionali, Gianclaudio Bressa, parlando alla platea dei sindaci intervenuti oggi a Roma al convegno Anci sulle Città metropolitane.
“Con questa legge – ha detto Bressa – abbiamo stabilito un nuovo ordine gerarchico” che deve essere affrontato “con la cultura della cooperazione e non della competizione” tra i vari livelli istituzionali”.
Parlando del percorso che ha portato alla legge Delrio, Bressa ha tenuto a ricorda come “dopo ventiquattro anni abbiamo finalmente messo fine a discussioni infinite, varando una legge che può essere imperfetta ma intanto ci permette di parlare concretamente delle Città metropolitane”.
“Siamo di fronte ad una grande opportunità – ha concluso il sottosegretario – che è rappresentata dalla volontà di costruire un piano strategico che riveda l’idea di città per favorire lo sviluppo dei territori e del Paese”.
Sempre in rappresentanza del governo è intervenuto il sottosegretario al ministero dell’Economia Pierpaolo Baretta ricordando come “il rapporto costante di confronto con Anci in questi anni offra l’occasione per affrontare nello spirito della massima collaborazione anche una riforma non solo istituzionale ma che ha in sé una forte componente economica”. Per questo “la legge Delrio si trascinerà dietro una ridefinizione impositiva e fiscale per le autonomie locali”. A questo proposito, Baretta ha confermato come il governo stia pensando “non più ad un allentamento del Patto di stabilità ma a un suo superamento perché non ha senso, oltre al pareggio di bilancio, avere un ulteriore vincolo di bilancio”.
Infine, l’ultimo esponente dell’esecutivo a parlare nella sessione del mattino è stato il sottosegretario al ministero dell’Interno, Gianpiero Bocci che ha predicato “prudenza” nel definire quella della Città metropolitana “una riforma epocale. Questo – ha detto – è soltanto in un punto di partenza perché se diventa un punto di arrivo non riusciremo a realizzare tutte le ambizioni che la legge Delrio si prefigge”. “O la legge avvia una fase riformatrice complessiva, che coinvolga anche il tema delle Regioni e dei rapporti tra Stato ed Enti locali, oppure non ci sarà nulla di epocale”, ha concluso Bocci. (ef)