• Luglio 3, 2014
di anci_admin

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Città metropolitane – Bianco: “Intollerabile ingerenza delle Regioni”, Doria: “Governo intervenga per superare campanilismi”

“Anci nella seconda metà anni ’90 fu protagonista della riforma del Titolo V sanc...

“Anci nella seconda metà anni ’90 fu protagonista della riforma del Titolo V sancita nel 2001. Oggi quella battaglia trova realizzazione completa con la legge sulle Città metropolitana. Ci sono però rischi in questa fase. L’avvio della regolamentazione è molto delicato e da parte delle Regioni c’è una forte resistenza perché intervengono sempre più sul governo del territorio, considerando marginale il loro indirizzo originario di indirizzo e programmazione. Tutto questo è intollerabile”.
Lo ha detto il sindaco di Catania, Enzo Bianco, nel corso del suo intervento al convegno Anci sulle Città metropolitane, organizzato dall’Anci a Roma.
“Dobbiamo recuperare una presenza, anche numericamente adeguata, nel panorama istituzionale – ha ammonito Bianco – anche in vista della riforma del Senato”. Su questo il sindaco di Catania ha auspicato “un ruolo non marginale dei sindaci che nel futuro Senato non possono essere eletti dai consiglieri comunali. E’ una ipotesi questa che non ha senso”. Infine la provocazione: “Pensiamo seriamente al numero delle Regioni in questo Paese. E’ una questione che va posta, insieme al ripensamento del ruolo e delle funzioni delle Regioni a statuto speciale”.
Dopo Bianco è intervenuto il primo cittadino di Genova, Marco Doria: “La legge Delrio è un’occasione da cogliere ma suscita forte resistenze”, ha detto. “I giocatori hanno obiettivi diversi e alcuni sono nettamente contrari a questa riforma come le Regioni”, ha rimarcato Doria, auspicando che “si superino i campanilismi, giocando insieme la partita su risorse e funzioni. Su questo ci deve essere chiarezza e non dialogo tra sordi, dialogo che può dare i suoi frutti solo con forte intervento da parte del governo, che ridia, e chiarisca, alle Regioni i loro ruolo originario che spesso non hanno saputo svolgere”.
La legge Delrio “sia dunque occasione per una semplificazione delle norme, per una partecipazione alla riforma della Pa e per una riflessione sulle aziende locali, che sono fondamentali, ma che spesso diventano luogo di inefficienza e privilegi corporativi. Sciogliamo questi nodi – ha quindi concluso Doria – solo così daremo sostanza alle Città metropolitane”. (ef)