• Giugno 19, 2014
di anci_admin

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Immigrazione – I progetti SPRAR in mostra in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato

Sensibilizzare le comunità locali sulle storie di vita di rifugiati e richiedenti asilo e s...

Sensibilizzare le comunità locali sulle storie di vita di rifugiati e richiedenti asilo e sull’importanza di un’azione di accoglienza integrata diffusa sui territori è l’obiettivo di fondo delle decine di iniziative locali  che avranno luogo il 20 giugno per celebrare in tutta Italia la Giornata mondiale del Rifugiato, istituita nel 2000 per ricordare la condizione di milioni di persone costrette ad abbandonare le proprie famiglie nei paesi d’origine per sfuggire a persecuzioni e violazioni di diritti umani.
Il recente allargamento del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati da seimila a 20mila posti disponibili ha riacceso i riflettori sulla necessità di assicurare forme di accoglienza qualitativamente elevate a questa particolare tipologia di migranti, con il coinvolgimento di tutti gli attori del territorio.
Attivo in Italia dal 2001, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati è composto da una rete di 415 enti locali (di cui 375 comuni)  che attuano su tutto il territorio nazionale 456 progetti di accoglienza, di cui 57 dedicati a minori stranieri non accompagnati e 32 riservati a persone con disagio mentale o disabilità.
Conferenze, incontri pubblici, rappresentazioni teatrali e rassegne cinematografiche sono solo alcune delle tipologie di evento realizzate in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato in collaborazione con i progetti territoriali dello Sprar e la rete di associazioni attive su territori con l’intento di raccontare i percorsi di vita dei rifugiati e la loro inclusione nelle comunità locali.  
 “Le celebrazioni del 20 giugno  – afferma il presidente dell’Anci e sindaco di Torino Piero Fassino – rappresentano un’opportunità importante di conoscenza e dibattito nei territori per riflettere sulle cause che inducono migliaia di persone a fuggire dal proprio paese, mettendo spesso a repentaglio la propria vita, ma anche sulla scelta politica e umanitaria compiuta dall’Italia nel realizzare percorsi locali di accoglienza e di inclusione sociale. Centinaia di comuni e associazioni stanno raccontando le storie dei rifugiati, creando partecipazione attorno ad esse e allo stesso rimboccandosi le maniche per costruire una cultura dell’accoglienza nelle proprie comunità cittadine”.
«Le città sono il luogo in cui lo scambio di culture, conoscenze e esperienze di vita tra rifugiati e comunità di accoglienza prende corpo nell’esperienza quotidiana, favorendo un arricchimento culturale e umano reciproco oltre a spargere i semi delle città integrate e multiculturali del futuro – afferma Daniela Di Capua, direttrice del Servizio Centrale, ufficio di coordinamento dello SPRAR – Il riconoscimento dei diritti delle persone e il ruolo attivo delle istituzioni locali rappresentano i punti di partenza di un processo in costante evoluzione, che vede il sistema di protezione italiano fra i più avanzati in Europa in termini di cura alla persona”.
Sul sito www.serviziocentrale.it è possibile consultare tutte le iniziative promosse in tutta Italia dalla rete degli enti locali e di tutela dello SPRAR. (com)