• Giugno 13, 2014
di anci_admin

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Patrimonio immobiliare – Roma, revisione canoni immobili, ‘chi ha di più paga di più’

"Ieri in Giunta abbiamo approvato un'importante delibera per ratificare un accordo già d...

"Ieri in Giunta abbiamo approvato un’importante delibera per ratificare un accordo già discusso con le parti sociali lo scorso marzo e relativo al patrimonio disponibile, non ERP, di Roma Capitale. Abbiamo ridefinito e rimodulato i canoni di locazione degli immobili, legandoli al reddito di chi li abita, con valutazione secondo i criteri Isee". E’ quanto dichiara il vicesindaco e assessore al Patrimonio di Roma Capitale Luigi Nieri. "L’accordo prevede il rinnovo di tutti i contratti e di tutti gli affitti, scaduti da oltre dieci anni e mai rivisti dall’amministrazione. Con questa operazione di valorizzazione del nostro patrimonio, metteremo a reddito gli immobili tutelando le fasce sociali più deboli e chiedendo di più a chi ha di più", continua.
"Abbiamo diviso gli inquilini in 6 fasce di reddito. La 1° fascia è composta da chi ha un reddito Isee non superiore a €15.000, la 2° fascia è compresa tra €15.000 e € 25.000, la 3° fascia tra €25.000 e €35.000, la 4° fascia tra €35.000 e €42.000, la 5° tra €42.000 e € 55.000, la 6° è superiore a €55.000. A tutela delle fasce più deboli, gli aumenti previsti verranno ripartiti in 4 anni, con un aumento progressivo e riduzioni rispetto ai canoni previsti dagli accordi territoriali vigenti.
Per i redditi più alti, invece, si applicherà la tariffa massima, con immediato aumento del canone – Nieri aggiunge – Oggi per un appartamento di 70 mq in pieno centro a Roma, anche nei pressi del Colosseo, si pagano circa €100 mensili, a prescindere dal reddito di chi ci vive. Uno schiaffo a chi, con tanti sacrifici, affitta un monolocale in periferia a €600 al mese. Adesso per un appartamento centrale di quel tipo di proprietà di Roma Capitale si pagherà dai €250 ai €1000, a seconda del reddito. Un doveroso atto di giustizia che ci permetterà di incassare di più per garantire un’adeguata manutenzione del nostro patrimonio immobiliare e di pianificare investimenti per rispondere all’emergenza abitativa in città. Un altro tassello fondamentale del programma di regolarizzazione avviato negli scorsi mesi per riportare legalità e trasparenza nel Bene Comune che è il patrimonio capitolino", Nieri conclude. (com/gp)