I nuovi sindaci – Di Girolamo (Terni): “Riconferma difficile dopo anni di tagli, subito ‘sotto’ con emergenza lavoro”

Terni ha scelto di affidare ancora la guida dell’amministrazione cittadina al sindaco uscente, Leopoldo Di Girolamo. Un esito che non è stato mai in discussione, visto il risultato finale: il vincitore del centrosinistra ha raccolto quasi il 59,51 per cento contro il 40, 49 dello sfidante di centrodestra. Ma su cui pesa il forte astensionismo arrivato al secondo turno quasi al 60 per cento.
“La vittoria è stata tutt’altro che facile, come per tutti i sindaci uscenti di qualsiasi colore politico”, ammette al telefono Di Girolamo. “Abbiamo  dovuto gestire cinque anni drammatici, con i continui mutamenti della finanza derivata ed i bilanci che si chiudevano a fine anno”.
Come ha convinto i suoi concittadini a ridarle fiducia? “Siamo riusciti a dare il segnale di una gestione molto rigorosa sulle risorse pubbliche. Abbiamo mantenuto un buon quadro di investimenti malgrado le difficoltà economiche, risanando le partecipate”, spiega il sindaco ternano.
Neanche il tempo di gustare il sapore della vittoria e subito alle prese con la grave crisi occupazionale. “Abbiamo le vicende legate alle numerose crisi industriali del territorio. Domani (oggi ndr) sarò a Roma al ministero dello Sviluppo economico per il tavolo di confronto sulla chimica”, annuncia Di Girolamo. “E poi c’è l’annosa questione dell’acciaieria Thyssen Krupp, ormai in stato di completo abbandono, e su cui pesa l’incognita di un piano industriale che dovrebbe essere presentato entro il mese prossimo”.
Ma, al di là del padre di tutti i problemi, Di Girolamo pensa anche a completare il lavoro avviato nello scorso mandato: “Abbiamo impostato alcune opere fondamentali tra cui il piano integrato territoriale nell’area della stazione ferroviaria. Qualche giorno fa abbiamo firmato fa una convenzione con Rfi: vi sono ancora alcune cose da completare, partiremo subito con la gara di appalto”, annuncia il sindaco. (gp)