- Giugno 9, 2014
Politiche sociali e legge 328/2000
Sociale – La spesa 2011 dei Comuni
Sette miliardi e 27 milioni di euro la spesa (più precisamente, la spesa in conto corrente di...Sette miliardi e 27 milioni di euro la spesa (più precisamente, la spesa in conto corrente di competenza impegnata) dei Comuni, singoli e associati, nell’anno 2011. Lo comunica l’Istat attraverso l’annuale rilevazione, diffusa il 22 maggio scorso.
La spesa 2011 risulta in diminuzione rispetto a quella del 2010 che era stata pari a 7,127 miliardi di euro.
La spesa media pro-capite 2011 (calcolata in rapporto alla popolazione residente) per i servizi sociali ammonta a 115,70 euro (118 euro nel 2010); alle due estremità della classifica, anche per l’anno in esame, la Calabria, con 25,60 euro, e la Provincia autonoma di Trento, con 282,50 euro.
Con riferimento alla fonte di finanziamento della spesa sociale complessivamente erogata sul territorio, al netto della compartecipazione del Ssn e degli utenti, (stimate in 2,145 miliardi di euro), secondo l’Istat le risorse proprie dei Comuni e degli altri enti associativi (consorzi, comprensori, comunità montane, unioni di comuni, ambiti e distretti sociali, Asl) finanziano oltre il 64% (62,5+1,7) della spesa complessiva, il Fondo nazionale (indistinto) politiche sociali il 12,4%, i Fondi regionali vincolati per le politiche sociali il 17,1%; il rimanente 6,3% è coperto da altre fonti (Ue, enti pubblici e privati).
Nelle tradizionali sette aree di intervento indagate, la spesa dei comuni è così ripartita: famiglia e minori 40%; disabili 23,2%; dipendenze 0,6%; anziani 19,8%; immigrati e nomadi 2,7%; povertà, disagio adulti e senza fissa dimora 7,9%; multiutenza (per più tipologie di utenti, attività generali, costi per esenzioni ed agevolazioni ) 5,8%.
Per l’anno 2011 il tasso di risposta all’indagine da parte dei comuni e degli enti associativi è stato del 87,2% a livello nazionale (7756 su 8.899 soggetti coinvolti). (lb)