- Maggio 28, 2014
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I nuovi sindaci – Barnini (Empoli): “Conscia mie responsabilità ma pronta alla sfida, Città metropolitana ‘chance’ per territorio”
Sarà il primo cittadino più giovane della storia amministrativa di Empoli. Ma Brenda B...Sarà il primo cittadino più giovane della storia amministrativa di Empoli. Ma Brenda Barnini, 32 anni del Pd, scelta come nuovo sindaco del centro fiorentino dal 53,84 per cento degli empolesi, non sembra curarsene: “Sono consapevole delle grandi responsabilità, però in questo momento prevale l’ottimismo della volontà”, ci dice al telefono reduce dai legittimi festeggiamenti per il successo.
La sua è stata una vittoria guadagnata “metro per metro”, dopo “essere passata dalla battaglia delle primarie e privilegiando il rapporto diretto con i cittadini ed il territorio”. “Di questa esperienza – si dice certa – in municipio porterò tutto: ripartirò subito con il contatto con le persone in tutte le frazioni, perché penso che non possa essere solo un atteggiamento da campagna elettorale ma deve essere modo in cui si amministra tutti i giorni”.
Da cosa ripartirà per aggredire i problemi del territorio? “L’emergenza, qui come in tutta Italia, ha solo un nome: lavoro. Anche se il sindaco non ha strumenti diretti di intervento, può favorire il dialogo e fare tanto come punto di riferimento per le imprese, favorendo gli investimenti”, afferma.
Di certo Barnini, nata a pochi metri dal municipio empolese, arriva alla carica di primo cittadino con un buon bagaglio di esperienza: a dispetto della giovane età, è già stata consigliere comunale. “La conoscenza della ‘macchina’ mi aiuterà tantissimo, senza di questa avrei avuto sicuramente più timore nell’affrontare la guida dell’amministrazione”, ammette. “So quanto possa essere frustante il ruolo del consigliere se non è stimolato ed aiutato dal sindaco. Per questo mi impegno a costruire un bel lavoro di squadra”.
La giovane sindaco non manca di prendere posizione sul tema città metropolitana, che vede Empoli tra i 42 centri che faranno parte dell’area urbana di Firenze. “Sono convinta che sia una grande opportunità, perché il mondo verso cui stiamo galoppando sarà sempre più un mondo in cui si distingueranno alcuni grandi poli di riferimento. Ed oggi – evidenzia – è indubbio che Firenze abbia un magnetismo davvero mondiale e starne fuori sarebbe folle”. Tuttavia, “se è importante aver agganciato questo treno, ciò non vuol dire che non ci faremo sentire per tutelare le specificità del nostro territorio”, conclude Barnini. (gp)