• Aprile 16, 2014
di anci_admin

Comunicati Stampa Anci

Immigrazione – Pighi, quattro proposte per gestire emergenza

 ‘’Dopo l’importante riorganizzazione da parte del Governo del problema del r...

 ‘’Dopo l’importante riorganizzazione da parte del Governo del problema del recupero dei profughi con l’operazione Mare Nostrum, vi sono alcune cose da rivedere’’. Ad affermarlo, a margine della Conferenza Unificata straordinaria dedicata al tema dell’immigrazione e’ Giorgio Pighi, Sindaco di Modena e Responsabile Immigrazione dell’ANCI.
Nel sottolineare che oggi ‘’il flusso dei profughi e dei richiedenti asilo e’ sovradimensionato rispetto all’attuale capienza del sistema Sprar’’, Pighi segnala che ‘’l’effetto prodotto e’ quello di un sovraccarico di arrivi nel porto di Augusta, cosa che determina una esigenza di posti nei centri di prima accoglienza. E quando questi Centri si saturano, ci si trova costantemente in emergenza, per cui non si riesce ad immetterli nel sistema Sprar e le Prefetture, come stanno facendo in questi giorni, li  suddividono come possono. Per esempio, nell’ultima divisione, ne hanno mandati 50 per Provincia; e’ chiaro pero’ che questo e’ completamente fuori dal sistema di raccordo con le Regioni e con i Comuni’’.
‘’Come ANCI, per superare tutto questo – evidenzia Pighi –  chiediamo sostanzialmente quattro cose: la prima e’ di attivare tutti i posti dello Sprar per consentire di aumentarne la ricettivita’; la seconda e’ di finanziarli; la terza e’ di prevedere che la prima accoglienza sia fatta su due livelli cioe’ un primo livello chiaramente vicino ai porti di arrivo, ma, prima di entrare definitivamente nello Sprar e ancora in fase di prima accoglienza, un secondo livello con degli hub a livello regionale che consentano quindi di alleggerire i centri di prima accoglienza, ma allo stesso tempo di non governarli in condizioni di emergenza. Ultima richiesta ovviamente e’ quella di finanziare adeguatamente questa operazione perche’, nel caso passasse la nostra proposta, questi hub sarebbero sicuramente organizzati in maniera meno dispendiosa della sistemazione alberghiera, finora utilizzata dalle Prefetture per rispondere all’emergenza. Ma tutto questo deve avvenire in tempi certi perche’ il rischio che corriamo e’ che se continua questa ‘spinta’ accada quello che e’ successo nei giorni scorsi cioe’ che il problema invece di essere risolto dal sistema delle Autonomie viene risolto dalle Prefetture con soluzioni frettolose e costi maggiori. Oltretutto, ci teniamo a sottolineare che striamo parlando di profughi e richiedenti asilo e non di clandestini. Sono persone che fuggono da luoghi di guerra in condizioni fisiche e di sofferenza e disagi enormi’’.
‘’In tutto questo – afferma ancora Pighi – occorre urgentemente, e come ANCI lo abbiamo ribadito, un intervento legislativo che risolva definitivamente il problema dei minori stranieri non accompagnati. Adesso rischiano di essere impropriamente messi in carico alle amministrazioni comunali che invece non sono competenti fino a che si tratta di persone non identificate. Molto spesso infatti questi minori girano interi paesi dove sono stati mandati dalle Prefetture e  non si sa esattamente chi siano perche’ non sono accompagnati ne’ da documenti di identificazione ne’ dallo svolgimento di una effettiva e completa procedura di identificazione. Questo, soprattutto in piccoli centri, crea dei gravi problemi’’. (mt/mb)