- Aprile 2, 2014
Interventi
Sviluppo – Fassino: “Smart city occasione per le città metropolitane, vera sfida su formazione e sburocratizzazione”
“Di fronte al salto istituzionale rappresentato dalla nascita delle nuove città metropo...“Di fronte al salto istituzionale rappresentato dalla nascita delle nuove città metropolitane, il modello orizzontale delle smart city è una grande sfida da cogliere per ottimizzare i vantaggi che offrono le grandi concentrazioni urbane, dove si gioca il futuro della nostra comunità”. Lo sottolinea il presidente dell’ANCI, Piero Fassino, intervenendo all’incontro, promosso dall’Associazione insieme con l’Ambasciata Usa, sul contributo della tecnologia alla salute della città, primo appuntamento del Club Sinergie ideato per favorire la riflessione su temi strategici per il futuro del paese.
Fassino evidenzia come l’avvento delle nuove tecnologie dell’informazione ha trasformato il modo stesso di concepire l’amministrazione della città. “Siamo passati da un modello di tipo verticale nell’organizzazione e implementazione delle politiche, ad uno di tipo orizzontale, tipico della rete”. Un approccio – spiega il presidente ANCI – che determina ‘una vera rivoluzione culturale’, visto che “l’efficienza dell’amministrazione non si misura più sul singolo servizio, ma sulla sua capacità di mettere in rete i servizi offerti alla città".
Ma su un punto il sindaco di Torino è chiaro: perché una città diventi veramente smart è necessario che essa sappia trasformarsi in una smart community. “Non conta l’efficacia della singola applicazione, quanto l’effettivo beneficio che essa riesce ad assicurare a tutta la cittadinanza”.
Da Fassino anche una considerazione sull’utilizzo delle nuove tecnologie per ricostruire il rapporto di fiducia nei confronti delle istituzioni. “Di fronte alla crisi profonda di questo rapporto, che si manifesta in tutti i paesi occidentali, le nuove tecnologie possono essere uno strumento utilissimo per rifondare i legami tra le comunità ed i suoi amministratori, dando vita ad una vera e propria smart democracy”, osserva il sindaco di Torino.
In ogni caso per il presidente ANCI la vera sfida smart, che aspetta il nostro paese, si gioca su due tavoli precisi: quello della formazione e quello della sburocratizzazione. “Non possiamo pensare e gestire una città intelligente fino a quando avremo un sistema formativo come il nostro, e dovremo fare i conti con le trappole della burocrazia che soffocano ogni iniziativa economica”, conclude. (gp)