• Febbraio 17, 2022
di Emiliano Falconio

Cultura

Ivrea Capitale Italiana del Libro 2022, il sindaco: “Faremo rete per un Manifesto della lettura”

La città della Olivetti ha avuto la meglio sulle altre sette candidature arrivate in finale (Aliano, Barletta, Costa di Rovigo, Nola, Pescara, Pistoia e Pordenone) per “l'attenzione alle nuove dimensioni digitali dell'esperienza culturale – si legge ancora nelle motivazioni della giuria presieduta da Marino Sinibaldi – quale ulteriore elemento di forza che sarà messo a disposizione non solo della comunità locale"
Ivrea Capitale Italiana del Libro 2022, il sindaco: “Faremo rete per un Manifesto della lettura”

Ivrea, l’antica Eporedia dei Romani divenuta alla fine dell’anno Mille capitale d’Italia con re Arduino e nel Novecento capitale della tecnologia e dell’innovazione grazie a Camillo e Adriano Olivetti, aggiunge un titolo prestigioso alla sua storia. Per la “capacità di mettere in rete le molteplici energie del territorio, di aprirsi alla dimensione internazionale, di proporsi come luogo dove si immagina il futuro del libro e della lettura”, la città della Olivetti (con una Lettera 22 oggetto-simbolo della candidatura) sarà Capitale Italiana del Libro 2022.
Ivrea, si legge nelle motivazioni della giuria presieduta da Marino Sinibaldi , ha visto riconosciuta la propria “straordinaria eredità culturale e tecnologica come forza propulsiva del progetto di città capitale e come ispirazione di una visione che può diventare un modello all’altezza dei nostri tempi”.
Un riconoscimento che il sindaco Stefano Sertoli non esita a definire una “immensa opportunità, per la città, per il territorio e penso anche per l’intero Paese”. “E’ grande la contentezza e la felicità – spiega il sindaco – perché viene premiato un progetto ambizioso che ha come obiettivo coinvolgere e interagire con le altre città finaliste che hanno presentato candidature altrettanto valide come la nostra. Intendiamo costruire un Manifesto della lettura e del libro e ci piacerebbe farlo con le altre città, in un’ottica di rete che non sia solo territoriale ma nazionale. Saremo per un anno il palcoscenico di tutto ciò che ruota intorno al mondo dei libri e ci impegneremo al massimo per meritare questo titolo che negli anni sta assumendo sempre più valore”.
La città della Olivetti ha avuto la meglio sulle altre sette candidature arrivate in finale (Aliano, Barletta, Costa di Rovigo, Nola, Pescara, Pistoia e Pordenone) per “l’attenzione alle nuove dimensioni digitali dell’esperienza culturale – si legge ancora nelle motivazioni – quale ulteriore elemento di forza che sarà messo a disposizione non solo della comunità locale”.
“I dati sulla lettura – conclude Sertoli – sono in crescita e non solo perché siamo stati costretti a rimanere in casa a causa della pandemia. Si legge sempre di più e vogliamo spingere questo trend grazie anche al grande entusiasmo che si è messo in moto attorno alla nostra candidatura”.