• Marzo 13, 2014
di anci_admin

Comunicati Stampa Anci

Cultura – ANCI al governo, investimento nel settore sia priorità

‘‘L’investimento culturale rappresenti una priorita’ per il nuovo Governo&rs...

‘‘L’investimento culturale rappresenti una priorita’ per il nuovo Governo’‘. Lo chiedono a gran voce gli assessori alla cultura dei Comuni capoluogo di provincia, che si sono riuniti oggi nella sede dell’ANCI a Roma.
‘‘I temi approfonditi nel corso della riunione – spiega Maurizio Braccialarghe, delegato ANCI alla Cultura – hanno riguardato proprio il sostegno pubblico e privato alle istituzioni culturali e le linee guida di riordino del Fondo unico per lo Spettacolo dal vivo. Sulla prima questione, il focus e’ stato centrato sulle motivazioni e sulla logica a sostegno del finanziamento pubblico alle istituzioni culturali, nonche’ sulla necessaria riflessione sul possibile contributo da parte di soggetti privati, siano essi imprese, fondazioni di origine ex bancaria e/o soggetti sociali. Il tutto nel comune convincimento che, al di la’ dei valori specifici propri delle strutture culturali, questo settore rappresenti uno dei maggiori potenziali contributi per la ripresa e per la crescita del Paese, sia dal punto di vista occupazionale che dal punto di vista dell’indotto economico che e’ in grado di determinare. A tale proposito gli assessori hanno sottolineato, anche in riferimento all’azione del nuovo governo, la necessita’ che l’investimento culturale rappresenti una priorita’ del Paese. E proprio per queste ragioni chiediamo che la percentuale del Pil investito in cultura in Italia sia messa in linea con quella dei principali Paesi europei’‘.
Riguardo il nuovo Fus, infine, ‘‘pur registrando un condiviso giudizio positivo, legato all’adozione di garanzie del finanziamento triennale e all’auspicato riordino di tutto questo settore, sono a nostro parere necessari – afferma Braccialarghe – ulteriori approfondimenti legati soprattutto alle funzioni previste per  i teatri di interesse nazionale e per i teatri di interesse regionale, con particolare riferimento alle quote di produzione previste, anche in relazione al necessario sviluppo di una maggiore capacita’ di coproduzione. L’ANCI  – conclude il delegato – si riserva comunque di esprimere un parere piu’ articolato su questi provvedimenti, nel momento in cui il Ministero rendera’ noti i testi definitivi dei decreti’‘.