• Gennaio 20, 2014
di anci_admin

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Morte Abbado – Dalle ‘sue’ Bologna e Milano a Firenze e Roma: il saluto e il cordoglio dei sindaci

“Grande impegno e forte passione, con lo sguardo rivolto ai giovani. Al maestro Claudio Abbado...

“Grande impegno e forte passione, con lo sguardo rivolto ai giovani. Al maestro Claudio Abbado il caro saluto della sua Bologna”. Lo scrive su Facebook il primo cittadino del capoluogo felsineo, Virginio Merola, appresa la notizia della scomparsa, oggi a Bologna, del maestro e Senatore a vita. Non tardano ad arrivare neanche le parole dei sindaci di Milano, Firenze e Roma.

"Con la scomparsa del maestro Claudio Abbado – afferma Giuliano Pisapia – Milano non perde solo un eccezionale direttore d’orchestra, ma un grande uomo di cultura innamorato della propria città. Ricordo con profonda emozione il concerto che ha tenuto alla Scala nell’ottobre del 2012 dirigendo dopo molti anni la ‘sua’ Filarmonica. Uno splendido regalo per Milano. Claudio Abbado, che ha ricevuto la Medaglia d’Oro di Civica Benemerenza nel 1974, ha contribuito a portare il Teatro alla Scala ai vertici della lirica mondiale, anche per questo solo pochi mesi fa Napolitano lo aveva nominato senatore a vita proprio per i suoi grandi meriti culturali e musicali. Quello che però mi piace ricordare di Abbado – prosegue il sindaco di Milano – è il suo impegno a favore dei giovani talenti, anche attraverso la creazione di nuove orchestre come la European Union Youth Orchestra. Durante la presentazione del prossimo direttore musicale della Scala, Riccardo Chailly avevo espresso la speranza di vedere sul podio i direttori che hanno fatto grande il Tempio della Lirica, tra cui proprio Abbado. Mi attiverò sin da oggi perché Abbado possa essere onorato in città e in quella che è stata la sua vera casa, La Scala. Chiederò al sovrintendente Lissner di organizzare un concerto, oltre ad altre iniziative, per ricordare uno dei migliori direttori d’orchestra al mondo".

"Un pensiero commosso a Claudio Abbado a nome mio e del Partito Democratico. La sua scomparsa – scrive Matteo Renzi in un comunicato – è una perdita gravissima per la cultura italiana e per il Paese. Il suo costante impegno per sostenere e valorizzare i giovani talenti ha lasciato il segno anche qui a Firenze, in una scuola di musica di Fiesole, a cui il Maestro ha voluto devolvere la sua indennità di senatore a vita. La sua arte ha onorato l’Italia nel mondo, la sua passione civile rimarrà d’esempio per ciascuno di noi". Secondo Ignazio Marino “con Claudio Abbado se ne va uno dei più incredibili esponenti della cultura italiana. Con il suo talento indiscusso ha guidato le orchestre degli stabili più prestigiosi da Milano a Londra, da Berlino a Vienna ed è stato il massimo interprete in Italia e all’estero della tradizione e della musica classica”. Anche Marino ricorda poi "la sua attenzione per la valorizzazione dei giovani talenti”, che “è un’eredità che dobbiamo coltivare. Non possiamo che ringraziarlo per quanto ci ha saputo regalare in tanti anni di carriera”. (mv)