• Gennaio 14, 2014
di anci_admin

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Gradimento sindaci – I commenti dei primi cittadini: “Lavorare di più ma con continui tagli difficile dare risposte a cittadini”

Soddisfazione, stimolo a fare meglio, colpa della crisi e dei tagli. Sono queste le principali motiv...

Soddisfazione, stimolo a fare meglio, colpa della crisi e dei tagli. Sono queste le principali motivazioni con cui i sindaci italiani hanno commentato alle principali agenzie di stampa i dati del sondaggio Ipr Marketing-Sole24Ore, che ieri ha fotografato l’indice di gradimento dei primi cittadini a capo delle oltre 100 amministrazioni capoluogo d’Italia. Una rilevazione che ha segnato un arretramento di consenso per i sindaci, anche se non mancano eccezioni.
A Rieti e Vicenza, ad esempio, Simone Petrangeli e Achille Variati riescono ad arginare il calo di appeal. "La fotografia che emerge dalla classifica – ha spiegato Petrangeli – e’ un risultato straordinario se pensiamo alla difficile condizione in cui si trova il nostro Comune e alle scelte, in alcuni casi molto sofferte, che abbiamo dovuto prendere in questi mesi, anche per evitare il dissesto". Il primo cittadino reatino, ottavo in classifica, però non si esalta anche se entrare nella top ten "rappresenta una spinta in piu’ per affrontare le sfide che ci attendono in futuro". 
Anche il sindaco di Vicenza, Achille Variati, ha visto aumentare i consensi e pur prendendo "con le pinze" i sondaggi esprime soddisfazione per il risultato, frutto "del modo di governare la città è stato premiato. Certo – ha tenuto a precisare – il momento è molto difficile per fare il sindaco: per la crisi, per i  continui tagli imposti ai bilanci, per il nervosismo sociale che   coinvolge tutti i cittadini".
Il primo cittadino di Pordenone Claudio Pedrotti, decimo lo scorso anno e 34simo oggi, individua nel nodo Tares una delle cause della sua flessione. "Se la annullassi – ha detto  – sarei all’80% del gradimento".
Da Nord a Sud il calo è ben distribuito, stavolta, e la conferma viene da uno dei sindaci più amati del Mezzogiorno, il crotonese Peppino Vallone, lo scorso anno quasi al 60% di consensi mentre oggi appena sopra il 45. Per Vallone la causa è da attribuire "alla continua emergenza   finanziaria in cui versano i comuni, che impedisce di dare risposte ai  cittadini. Amministrare in queste condizioni è sempre  più difficile".
La ‘livella’ del malcontento, poi, non ha fatto sconti alle due amministrazioni ultime nella rilevazione, anche qui una settentrionale a l’altra meridionale. E se non ci sono commenti ufficiale da parte di Ippazio Stefàno, giudicato dai cittadini di Taranto il meno amato, Maria Rita Rossa da Alessandria attribuisce il crollo di consenso al deficit di bilancio. "Con la nostra politica di risanamento – ha detto – abbiamo attuato un recupero di circa 40 milioni di euro che, ovviamente, pesa sull’economia cittadina. Per noi e’ stato devastante. Tutto questo – ha rimarcato però Rossa – senza il minimo aiuto e potendo contare solo sulle nostre forze". (segue) (ef)