- Gennaio 9, 2014
Interventi
Fassino: “Cultura elemento costitutivo dello sviluppo, con network di Comuni rafforziamo promozione del libro”
“La cultura è un valore costitutivo dello sviluppo, non aggiuntivo. E in questo contest...
“La cultura è un valore costitutivo dello sviluppo, non aggiuntivo. E in questo contesto l’investimento sullo strumento di cultura per antonomasia, il libro, è fondamentale”. Lo afferma il sindaco di Torino e presidente dell’Anci, Piero Fassino, che oggi al Teatro dei Dioscuri a Roma ha aperto il secondo incontro, a nove mesi dalla sua costituzione, del Coordinamento delle città del libro. Il coordinamento, che conta più di 70 città in tutta Italia sedi di festival e saloni letterari, è nato dalla volontà di far incontrare le diverse esperienze sul territorio nazionale, individuando possibili forme organiche di collaborazione, condivisione e promozione e ricercando nuove e più solide forme di riconoscimento.
“Il fatto che la cultura sia un fattore importante su cui investire – dice Fassino – costituisce un assunto banale e obiettivo. Che sia sempre considerata in questo modo, invece, non è affatto scontato. Esiste un senso comune, una vulgata che ha ripercussioni anche sull’azione politica, secondo cui l’investimento in cultura può essere considerato solo in tempo di vacche grasse. Quando le vacche dimagriscono, secondo questo senso comune, la cultura diventa invece il primo capitolo sul quale tagliare. L’esperienza, però, ci dimostra il contrario: la cultura è una delle leve fondamentali per superare la crisi. Nel tempo della globalizzazione – sostiene Fassino – la competizione non è solo quella tra imprese, ma soprattutto quella tra territori. Ce la fanno più facilmente quei territori accoglienti, attrattivi, che esprimono un’alta qualità della vita e un’offerta di conoscenza e cultura molto alta”.
E in questo quadro, in cui “tutti, dalle amministrazioni centrali agli enti locali, dovrebbero investire di più in cultura, l’investimento nel libro è fondamentale: la lettura, al di là del mezzo utilizzato per fruirne, è elemento di innalzamento della qualità del sapere non solo personale, ma di un’intera società”. Da qui “l’importanza – chiosa Fassino – di istituire un network delle città più all’avanguardia nella promozione del libro: per fare sistema e rafforzarne l’attività sinergica, ma soprattutto per diventare elemento di forte sollecitazione nei confronti del governo e di relazione con tutti gli stakeholders”. (mv)