- Dicembre 18, 2013
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Minori stranieri non accompagnati – Audizione Anci presso Commissione infanzia e adolescenza
“Il problema dei minori stranieri non accompagnati è un’emergenza sostanzialmente...“Il problema dei minori stranieri non accompagnati è un’emergenza sostanzialmente stabile e continua nel nostro Paese attestandosi mediamente intorno alle 7000 unità annue. Un fenomeno che il governo deve affrontare con urgenza attraverso un’azione di sistema che preveda interventi omogenei a livello nazionale, che definiscano chi deve farsi carico dei costi e sostenuti da risorse che mettano i Comuni nelle condizioni di dare risposte adeguate alle numerose situazioni che si trovano a fronteggiare”. Così il sindaco di Modena e delegato Anci all’Immigrazione, Giorgio Pighi al termine dell’audizione presso la Commissione infanzia e adolescenza tenutasi questa mattina presso la Camera dei Deputati.
“L’assenza di un Sistema coordinato – sottolinea Pighi – lascia, infatti, spazio a possibili interpretazioni difformi della norma contribuendo a creare conflitti fra i Comuni interessati dal fenomeno in merito alla definizione dell’ente competente a sostenere gli oneri dell’accoglienza”.
Una situazione che “sommata alla grave crisi finanziaria del Paese, accresce la difficoltà delle amministrazioni locali a rispondere alle reali necessità del territorio in termini di protezione dei minori”.
In tal senso, l’Anci ha consegnato alla Commissione infanzia e adolescenza, una relazione nella quale si ribadisce la necessità che la capienza del Fondo Nazionale per i minori stranieri non accompagnati istituito presso il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sia commisurata ad assicurare effettiva e totale copertura delle spese sostenute dai comuni per l’accoglienza di tutti i msna presenti, senza alcuna distinzione di provenienza, età, periodo o luogo di ingresso sul territorio italiano e chiede che venga istituito un Sistema nazionale di accoglienza e protezione dei msna coordinato da una cabina di regia nazionale composta dai Ministeri maggiormente coinvolti e dalla conferenza delle Regioni, dall’Upi e dall’Anci che assicuri assistenza ai comuni, anche al fine di garantire omogeneità degli interventi, dalla prima accoglienza fino alla compiuta integrazione, e favorire una più equa ripartizione delle presenze sull’intero territorio nazionale. (fdm)