• Aprile 21, 2021
di Redazione Anci

Appalti

Consiglio di Stato su effetti dell’esclusione dalla gara di un’offerta ritenuta anomala

L’annullamento del provvedimento di esclusione dalla gara di un’offerta ritenuta anomala non comporta l’obbligo per la stazione appaltante, prima di procedere all’aggiudicazione, di operare una nuova valutazione di anomalia, ove la pronuncia caducatoria non comporti margini per la riedizione del potere
Consiglio di Stato su effetti dell’esclusione dalla gara di un’offerta ritenuta anomala

La sentenza del Cons. St., sez. VI, 14 aprile 2021, n. 3085  interviene relativamente agli effetti dell’esclusione dalla gara di un’offerta ritenuta anomala. L’annullamento del provvedimento di esclusione dalla gara di un’offerta ritenuta anomala non comporta l’obbligo per la stazione appaltante, prima di procedere all’aggiudicazione, di operare una nuova valutazione di anomalia, ove la pronuncia caducatoria non comporti – come nel caso di specie – margini per la riedizione del potere, fondandosi sull’accertamento della sostenibilità economica di tale offerta. Lo ha chiarito la Sezione che  il giudicato che, accogliendo il ricorso contro il provvedimento di esclusione per anomalia dell’offerta, accerti la congruità dell’offerta medesima in punto di sostenibilità economica della stessa, preclude la proposizione, all’esito di un nuovo provvedimento di aggiudicazione non preceduto da nuova valutazione di congruità, di motivi di ricorso che censurano l’aggiudicazione per ritenuta anomalia della relativa offerta (anche in ragione del carattere globale ed omnicomprensivo di tale giudizio).  ​​​​​​​