- Novembre 27, 2013
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Ddl Delrio – Borghi, via le unioni ‘atipiche’ ma ancora irrisolto il problema delle giunte nei piccoli Comuni
‘’Tra gli emendamenti presentati stamani dal relatore Gianclaudio Bressa al ddl su... ‘’Tra gli emendamenti presentati stamani dal relatore Gianclaudio Bressa al ddl sulle Città Metropolitane, Province, Unioni e fusioni di Comuni, ci sono alcune novita’ in termini di semplificazione dei processi di gestione associata’’. E’ quanto dichiara Enrico Borghi, Sindaco di Vogogna e Responsabile ANCI per le politiche della Montagna.
‘’Come richiesto con decisione dall’ANCI sin dalla sua iniziale previsione – aggiunge – nell’art. 16 del decreto legge 138/2011, si va verso il definitivo superamento dell’Unione ‘speciale’ di Comuni, ovvero quella ulteriore forma di Unione pensata per i Comuni fino a 1000 abitanti e che, di fatto, imponeva una fusione mascherata’’.
‘’Questi Comuni, in sostanza – spiega – non avrebbero piu’ avuto la titolarita’ di nulla, senza possibilita’ di conservare alcun rapporto giuridico neppure gia’ in essere, senza bilancio e senza Giunta. Evidente la ‘ratio’ che a suo tempo ispiro’ questa disposizione: circa 2000 piccoli Comuni, tanti quelli fino a 1000 abitanti in Italia, non hanno avuto neppure la dignita’ di una legge che apertamente dicesse ‘sei inadeguato e senza speranza, fonditi!’.
‘’In fase di revisione dell’art 16 al tavolo col Ministero dell’Interno – sottolinea Borghi – l’ANCI aveva fatto presente l’inaccettabilita’ e irrazionalita’, tra le altre, delle disposizioni introdotte con l’obbligo delle gestioni associate delle funzioni fondamentali, riuscendo poi a rendere almeno facoltativo tale modello ‘atipico’. Cosa del tutto diversa e’, invece, la forma di Unione prevista dall’art 32 del Tuel, che consente la cooperazione con altri Comuni a prescindere dalla dimensione demografica e, soprattutto, di mantenere e di rafforzare l’identita’ e l’autonomia dei singoli Enti partecipanti all’Unione’’.
‘’La soppressione della Giunta nei Comuni fino a 1.000 abitanti, se gia’ priva di senso, se non una offesa, per la riduzione degli sbandierati ‘costi della politica’ (ben 60 euro lordi mensili per un Assessore che, all’occorrenza guida anche lo scuolabus o si rimbocca le maniche nelle emergenze anche di protezione civile) – evidenzia – costituisce un problema anche per la nomina del Vicesindaco, per le delibere di Giunta e, in breve, e’ un insulto verso chi ancora cerca di amministrare e presidiare anche le Aree piu’ interne dei nostri delicati territori dei quali tanto si parla’’.
‘’Auspico che tale disposizione, pensata per i Comuni sotto ai 1000 abitanti ma obbligati a costituire l’Unione ‘speciale’ poi resa facoltativa dell’art. 19 della legge 135/2012, sia espressamente e definitivamente superata, ripristinando – conclude l’esponente ANCI – una situazione almeno di dignita’ in gran parte dei piccoli Comuni, molti dei quali alle urne a primavera prossima’’. (mt/df)