- Novembre 15, 2013
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Giustizia – Rimborso spese ai Comuni, parlamentari presentano interrogazioni al ministro Cancellieri
I trasferimenti delle risorse statali ai Comuni, a seguito delle manovre finanziarie, sono diminuite...I trasferimenti delle risorse statali ai Comuni, a seguito delle manovre finanziarie, sono diminuite negli ultimi 3 anni di circa 6 miliardi e 450 milioni, determinando una situazione finanziaria di assoluta insostenibilità.
In questo quadro di riduzione progressiva di trasferimenti si inserisce l’anomalia rappresentata dalla legge 24 aprile 1941, n. 392 recante “Trasferimento ai Comuni del servizio dei locali e dei mobili degli Uffici giudiziari” che pone anacronisticamente a carico dei Comuni le spese per la gestione degli uffici giudiziari che poi sono rimborsate dal Ministero della Giustizia con l’erogazione di un contributo economico annuo, mai integrale.
A fronte di una spesa media annuale dei tribunali ed uffici giudiziari – ed anticipate dai bilanci dei Comuni – pari a 315 milioni di euro annuo, negli ultimi tre anni il contributo versato dallo Stato ai Comuni a titolo di rimborso è stato compreso tra il 60-80% delle spese effettivamente sostenute e gli acconti e i saldi sono stati spesso erogati accumulando gravi ritardi, a volte anche di diversi anni.
Nel relativo capitolo di bilancio del Ministero della Giustizia sono iscritti per l’esercizio in corso solo 79,8 milioni di euro mentre le spese sostenute dai Comuni relative all’anno 2012 sono di oltre 300 milioni di euro, già anticipati dalle casse delle amministrazioni comunali.
Senza considerare che il processo di riorganizzazione delle sedi giudiziarie sul territorio nazionale ha, tra le inevitabili conseguenze, una maggiore concentrazione di spese sui Comuni dove sono state accorpate le sedi giudiziarie soppresse dal Decreto Legislativo 7 settembre 2012, n. 155; iniziano infatti a pervenire nuove richieste di spesa da mettere a carico dei bilanci comunali come le spese per il trasloco, spese per la realizzazione, adeguamento e messa in sicurezza di nuove sedi, spese per le nuove utenze, spese per i nuovi servizi di vigilanza e di gestione ordinata degli immobili, con richiesta da parte dei Tribunali di risorse aggiuntive e ulteriori comprese tra il 15% e il 110% rispetto all’anno precedente. Tali risorse sono state impiegate dai Comuni solo ed esclusivamente per garantire l’erogazione di un servizio di diretta gestione statale.
Per ottenere risposte alle numerose problematiche esposte, alcuni parlamentari hanno depositato delle interrogazioni urgenti al Ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri al fine di conoscere ‘’quali provvedimenti ed iniziative urgenti intenda assumere per garantire il ristoro delle spese e il superamento di una situazione così problematica a carico dei bilanci comunali ed in particolare: a quanto ammontano le risorse iscritte nel relativo capitolo di bilancio del Ministero della Giustizia per l’anno 2012 al fine di corrispondere il contributo ai Comuni, se sono state decurtate e a quanto ammonta tale diminuzione rispetto all’anno precedente; quali sono le iniziative che il Ministero della Giustizia e il Governo stanno intraprendendo, anche con carattere d’urgenza, al fine di assicurare la copertura delle spese già sostenute dai Comuni nel 2012, per garantire il rispetto della legge; quali sono le iniziative che il Ministero della Giustizia e il Governo stanno intraprendendo, anche con carattere d’urgenza, al fine di garantire la copertura delle spese per l’erogazione del servizio della giustizia sull’intero territorio nazionale per l’anno 2013 e 2014; se ritiene opportuno superare questo sistema di copertura dei costi degli uffici giudiziari con l’abolizione della legge 24 aprile 1941 n. 392 e ponendo a carico dell’Amministrazione della Giustizia la gestione diretta delle spese in modo da garantire responsabilità ed efficacia’’. (com)