- Novembre 13, 2013
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Minori stranieri non accompagnati – Anci al Governo: “Basta scaricabarile, Comuni allo stremo. Governo convochi Conferenza Unificata sul tema”
“Il problema dei minori stranieri non accompagnati rischia di diventare un’emergenza s...“Il problema dei minori stranieri non accompagnati rischia di diventare un’emergenza stabile. Basta con lo scaricabarile sugli enti locali, i Comuni non riescono più a sostenere da soli l’impegno all’accoglienza. Si convochi una Conferenza Unificata sul tema, alla presenza di tutti i sindaci coinvolti, a partire dal sindaco di Lampedusa: il governo deve venire allo scoperto e assumersi la responsabilità di affrontare il problema in modo serio e, soprattutto, in un’ottica di sistema”. E’ l’appello che arriva dalla Commissione Immigrazione dell’Anci, che oggi si è riunita alla presenza del delegato Anci Giorgio Pighi e del sindaco di Catania Enzo Bianco, in vista dell’incontro di questo pomeriggio con il vice ministro con delega alle Politiche sociali Maria Cecilia Guerra. Chiare le richieste dei Comuni: “Si riconosca all’Anci – è l’appello della Commissione – la regia di un sistema unico che ripercorra l’esperienza del Programma per i minori stranieri non accompagnati. Perché è ai Comuni che la legge attribuisce la piena responsabilità per la protezione di questi ragazzi”.
E’ proprio il delegato Anci all’Immigrazione e sindaco di Modena, Giorgio Pighi, a spiegare: “Il fenomeno dei minori stranieri non accompagnati, complici anche le norme frammentarie e poco chiare, viene ancora oggi gestito in maniera emergenziale e non in un’ottica gestionale. I pochi fondi a disposizione vengono utilizzati prendendo in considerazione il solo punto di vista dell’immediato collocamento dei minori, senza alcuna prospettiva invece sui percorsi di reale inserimento da far intraprendere a queste persone. Si viene così a creare una situazione insostenibile per le finanze già stremate dei Comuni”.
Per questo i rappresentanti della Commissione chiederanno oggi al vice ministro “innanzitutto maggiore chiarezza sul riparto del Fondo per i minori stranieri non accompagnati, che va suddiviso tenendo conto delle esigenze di tutti i territori e in un’ottica di sistema. I Comuni devono inoltre poter avere voce in capitolo nell’organizzazione dell’accoglienza: troppo spesso – spiega ancora Pighi – i sindaci vengono bypassati nella fase di sistemazione dei minori, che vengono assegnati direttamente alla cosiddette strutture di privato sociale, per poi ‘accorgersi’ di quelle presenze sui loro territori nel momento in cui arriva il conto: migliaia di euro, che spesso rischiano di mandare in dissesto le amministrazioni”.
Paradigmatico il caso del sindaco di Catania Enzo Bianco: “La mia è una grande città, che avrebbe la capacità organizzativa per accogliere al meglio i minori stranieri non accompagnati. Abbiamo sei mila migranti sul nostro territorio provinciale, ma non possiamo essere lasciati soli: dallo scorso luglio il flusso non si è mai fermato, abbiamo già esaurito i posti in quattro palazzetti dello sport, e non abbiamo ricevuto un solo euro per tutto questo. Da soli non possiamo più farcela, il sacrificio va equamente distribuito sui territori, e non scaricato sui Comuni. Le Regioni e lo Stato devono fare la propria parte. Serve una regia unica, un Fondo unico e una logica di gestione e programmazione, che ci faccia uscire dall’emergenza perpetua”.
Sposa appieno le parole di Bianco anche l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Roma, Rita Cutini: “I Comuni – afferma – sono pronti a fare la loro parte e stanno già lavorando in tal senso, ma bisogna adesso impostare un’ottica di sistema, uscendo dalla fase emergenziale e mettendo risorse, testa ed energie adeguate per dare risposte degne di questo nome al problema dei minori stranieri non accompagnati”. (mv)