• Novembre 12, 2013
di anci_admin

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Casa – Ance, si è trasformata in fonte di reddito per lo Stato. Buzzetti: “E’ emergenza sfratti, serve piano edilizia sociale”

Da bene di investimento per la famiglie negli ultimi anni la casa si e' trasformata in fonte di redd...

Da bene di investimento per la famiglie negli ultimi anni la casa si e’ trasformata in fonte di reddito solo per lo Stato. Avere nello stesso comune una seconda casa da dare ai figli o ereditata e’ ormai impossibile da sostenere. E’  quanto sostiene l’Ance, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili nell’incontro "Homeday – La casa ci tira su".
Secondo l’Ance per una seconda casa a disposizione della famiglia, ad esempio, le tasse dal 2012 al 2014 aumenteranno  in media del 21%. Le tasse sulla casa, infatti, costituiscono un effetto negativo sia in termini reali che psicologici, senza contare lo stop and go generato dal balletto delle tasse degli ultimi tre anni: da Ici a Imu fino a Trise, Tasi e Tari.
Per chi non ha casa affittarla e’ quasi un miracolo. Sono solo il 19% le case in affitto in Italia, nettamente inferiore rispetto alla percentuale degli altri Paesi, come ad esempio la Germania 58%, l’Austria 40% e la Francia 39%.
Anche sulle case in affitto negli ultimi anni la tassazione e’ aumentata. Si pensi che su una seconda casa affittata dal 2012 al 2014 le tasse aumenteranno in media del 3,5% penalizzando cosi’ non solo le famiglie che danno in affitto la casa ma anche gli affittuari che si trovano obbligati a pagare imposte sempre più alte.
E poi vi è l’emergenza sfratti che, secondo uno studio presentato oggi, sono cresciuti del 54,5% con 67.790 provvedimenti nel 2012, di cui l’88,9% per morosità. Lo studio spiega come  in Italia solo il 4% delle abitazioni siano sociali, a fronte di una richiesta di 650 mila unità e come da 15 anni manchi un piano per le fasce deboli.
"Sono cinque anni che si parla di un piano di edilizia sociale ma non si fa nulla – ha ricordato il presidente Paolo Buzzetti – e’ ora di intervenire con un piano di dismissione di patrimonio pubblico, incentivi per chi vuole realizzare alloggi sociali nell’ambito dei piani urbanistici, predisporre bandi per l’acquisizione o la locazione di interi immobili non utilizzati e individuare una normativa che permetta ai Comuni di predisporre un parco aree a costi minimi da destinare a questo scopo". (gp)