• Novembre 12, 2013
di anci_admin

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Legge di stabilità – Fassino a Radio1: “La Tuc? Basta proposte ogni giorno, sediamoci ad un tavolo e facciamo chiarezza”

"La Tuc? I sindaci avevano una simulazione che veniva dalla Service tax. Ora sembra che le cose...

"La Tuc? I sindaci avevano una simulazione che veniva dalla Service tax. Ora sembra che le cose cambino di nuovo. I sindaci e i cittadini vogliono sapere cosa e quanto pagano. Sediamoci attorno ad un tavolo e affrontiamo la questione per fare chiarezza. Basta proposte confuse e acronimi nuovi ogni giorno, si faccia chiarezza". Lo ha detto il presidente dell’Anci e sindaco di Torino, Piero Fassino, ospite questa mattina della trasmissione di Radio Rai1 "Prima di tutto".
Sull’ipotesi della nuova tassa unica comunale (Tuc) lanciata da alcuni parlamentari, il presidente dell’Anci è stato dunque chiaro: "Anci ha già chiesto al governo un incontro per fare chiarezza. Vogliamo sapere quali e quanti sono i tributi a disposizione dei sindaci. Rilanciare ogni giorno nuove ipotesi mi pare un esercizio inutile".
Ed è proprio sullo spazio di manovra dei Comuni che Fassino ha posto l’accento. "Se vogliamo garantire cure sanitarie per tutti, servizi scolastici e infrastrutture, non si può credere che non ci sia una fiscalità a supporto. In questi anni – ha rimarcato il presidente Anci – si è fatto credere che tutto questo potesse essere fatto con un parallelo abbassamento del prelievo fiscale. Questo è falso perché i servizi costano e non dirlo è pura demagogia".
Fassino ha quindi ribadito la "piena disponibilità dell’Anci a sedersi attorno ad un tavolo per discutere di tutta la fiscalità locale. Perché, sia chiaro, alle decisioni vogliamo contribuire attivamente, non essere soggetti passivi di quelle altrui".
Ricordando, poi, quanto "conteggi astratti sulle aliquote non servono" il presidente Anci ha voluto rimarcare come la Legge di stabilità debba basarsi su priorità. "Il governo – ha infatti notato – deve scegliere quali sono le questioni fondamentali. Occorre fare sintesi perché in un momento come quello attuale la frammentazione delle risorse è dannosa. Si individuino punti dirimenti, non si può correggere una Finanziaria in tremila punti, quanti gli emendamenti presentati".
Nel suo intervento, il presidente Anci ha parlato anche della manifestazione, la scorsa settimana, di circa 200 sindaci che a Bergamo, scesi in piazza proprio contro la legge di stabilità. "Tra i primi cittadini c’è uno stato d’animo di inquietudine, dopo anni di tagli che hanno compresso la loro autonomia e gestibilità delle proprie comunità". Tuttavia Fassino ricorda come l’Anci abbia "apprezzato l’allentamento del Patto si stabilità per 1 miliardo e l’assicurazione di non subire per il 2014 ulteriori tagli". Ci sono però ancora nodi da sciogliere, che per il leader dei sindaci sono rappresentati "dalla seconda rata Imu, per la quale non sappiamo quando e come verrà erogata, e come verrà garantito ai sindaci lo stesso introito che derivava dalle vecchie Imu e Tares".
Infine una battuta sull’ipotesi di vendita delle concessioni balneari. "E’ un tema – ha detto – che si trascina da anni. Anche in questo caso bisogna ragionare con calma e senza confusione. Ci sono esercizi di attività di mezzo, bisogna quindi capire bene come e in che modo si vuole intervenire". (ef)