• Settembre 25, 2020
di Redazione Anci

Appalti

Sentenza del Consiglio di Stato sui motivi di esclusione per dichiarazioni false 

Secondo la pronunzia n. 16 del 28 agosto 2020, il soggetto che partecipa a gara per l’affidamento di contratti pubblici rendendo informazioni false al fine dell’ammissione alla gara, e all’aggiudicazione della stessa, commette una indebita influenza sul processo decisionale della stazione appaltante
Sentenza del Consiglio di Stato sui motivi di esclusione per dichiarazioni false 

L’operatore economico che partecipa a procedure di gara per l’affidamento di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture e che rende, alla stazione appaltante,  informazioni false al fine dell’ammissione alla gara e all’aggiudicazione della stessa, commette una indebita influenza sul processo decisionale della stazione appaltante rispetto alle decisioni sull’esclusione, rientrando così nella fattispecie prevista dall’art. 80 comma 5 lettera c bis del codice dei contratti pubblici (d. lgs n. 50/2016) .
Alle stesse conseguenze si perviene in caso di omissioni di informazioni dovute ai fini del corretto svolgimento della procedura di selezione.
A seguito di dichiarazioni false, rese dall’operatore economico, la stazione appaltante dovrà effettuare una valutazione di integrità e ad affidabilità, ma senza alcun automatismo espulsivo.
Queste le conclusioni a cui si è pervenuti con la Sentenza del Consiglio di Stato, Adunanza Plenaria n. 16 del 28 agosto 2020 a seguito di Ricorso in Appello presentato da una società contro la sentenza TAR puglia – sezione staccata di Lecce- n. 846 del 2019.